L’ospedale di Sant’Agata Militello non sarà trasformato in Covid Hospital, ma resterà cosi com’è e i suoi reparti non saranno dimessi.
Verrà però implementato un reparto di terapia intensiva con circa quaranta posti, dedicato agli eventuali pazienti affetti da Covid-19 e che, nelle intenzioni di tutti i protagonisti della vicenda, servirà ad arricchire, migliorandola sensibilmente, l’offerta sanitaria sul territorio dei Nebrodi al termine dell’emergenza.
Questa la sintesi di giornate convulse ed è quanto è emerso dalla riunione tenutasi nel pomeriggio di giovedì tra l’assessore regionale alla salute Ruggero Razza, la sua collega di giunta Bernadette Grasso e i sindaci del comprensorio nebroideo per fare il punto circa la decisione della Regione Siciliana di trasformare radicalmente il nosocomio santagatese in Covid Hospital.
Inizialmente si era discusso della possibilità che la struttura sanitaria potesse diventare un “misto”, lasciando alcuni reparti funzionanti e disattivandone altri, ma al termine del serrato confronto politico che ha tenuto col fiato sospeso tutti i cittadini dei Nebrodi, pare si sia arrivati alla decisione definitiva che fa tirare un sospiro di sollievo ai lavoratori del comparto medico-sanitario, agli utenti e ai cittadini.
Nei prossimi giorni, passaggi tecnici necessari ed indifferibili, definiranno il quadro completo dei lavori da progettare e mettere in cantiere per individuare prima e realizzare poi – in tempi strettissimi dettati dall’emergenza – le aree da destinare alla terapia intensiva e al loro utilizzo da parte del personale specializzato.