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Acquedolcese-Gioiosa: il caso si chiude con 150 € di ammenda ai locali

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Tanto rumore per nulla o quasi verrebbe da dire a giudicare le decisioni del giudice sportivo sul derby Acquedolcese-Gioiosa del girone B di Promozione, finito 1-1 in un turbolento finale. Sia gli ospiti che hanno denunciato l’accaduto, ovvero l’invasione di uno pseudo tifoso locale che ha preso di mira il portiere, tramite immagini eloquenti, sia la societa’ ospitante che pubblicamente ha diffuso una nota dove, tra l’altro, si esplicita “che si è trattato di un episodio spiacevole (che certamente condanniamo), e la Polisportiva Acquedolcese prende le distanze dal gesto del tifoso (bloccato immediatamente dai propri giocatori in tre secondi), che comunque non ha colpito nessuno”. Invece leggendo il comunicato della lega sicula, relativamente all’episodio ed a quanto accaduto nel parapiglia provocato, pare davvero che tutto sia stata una finzione o un sogno perchè non vi è traccia di provvedimenti. Per carita’ non vogliamo auspicarne ma, tralasciando le riprese tv che comunque non sono una prova, vorremmo capire cosa ha scritto il signor Gianluca Li Vigni della sezione di Palermo, assistito da Roberto Cracchiolo e Giuseppe Lugaro, anche se in soccorso arriva l’errata corrige ad integrazione del comunicato 334 dove si dà atto dell’ammenda di euro 150,00 a carico della Società Acquedolcese Nebrodi per “avere, un proprio sostenitore introdottosi indebitamente all’interno del terreno di giuoco, tentato di aggredire un calciatore avversario, non riuscendo in quanto prontamente fermato”, provvedimento materialmente omesso a causa di un refuso. Chissa’ se, invece, sara’ stato il clamore suscitato dal comunicato principale che per l’intero pomeriggio aveva giustamente irritato e non poco il club gioiosano, per la serie a pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. In ogni caso tutto è bene quel che finisce bene, o quasi.