Home Sport Senza tiro e senza lunghi difficile sperare di più per i paladini

Senza tiro e senza lunghi difficile sperare di più per i paladini

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La trasferta agrigentina affrontata anche senza l’infortunato Querci (lesione muscolare di primo grado del retto femorale della coscia sinistra con rientro possibile a Casale il 5 febbraio), ha confermato che senza lunghi soprattutto fuori casa non si possono vincere le partite a meno che le percentuali al tiro non siano sopra la media. Per l’Orlandina, attesa ora dal doppio turno casalingo contro Scafati degli ex Perdichizzi e Portannese e Tortona, c’è l’assoluta necessita’ di completare il roster con un lungo italiano o equiparato e che sia di spessore e non un riempitivo perchè la salvezza passa soprattutto dall’area pitturata. Le parole di coach Marco Sodini alla fine di un derby giocato davanti a 50 tifosi orlandini iunti in pullman: «Agrigento ci è stata superiore in questa partita. Noi dobbiamo riuscire ad esportare in trasferta i 40’ giocati con Napoli e oggi a livello di atteggiamento avremmo anche voluto. Purtroppo sotto pressione siamo tornati a fare alcuni errori che nella nostra squadra sono ricorrenti: l’abuso del palleggio e di non gioco insieme. Difensivamente parlando i due strappi sono stati provocati da errori tecnici, siamo passati sotto a dei blocchi, quando avevamo preparato tutt’altro. In ogni caso Agrigento ha avuto una grandissima intensità. Sono assolutamente certo che Jon Elmore non sarà questo nelle prossime partite, ma da subito con una settimana di allenamento alle spalle sarà in grado di ritornare se stesso. Bisogna avere uno spirito propositivo, cercare di lavorare per migliorare nelle nostre performance, non tenere conto di infortuni e quant’altro ma semplicemente tenere il buono e cercare di migliorare quello che è meno buono».