Home Cronaca Soldi dall’Europa per terreni inesistenti: maxi operazione dei Carabinieri sui Nebrodi

Soldi dall’Europa per terreni inesistenti: maxi operazione dei Carabinieri sui Nebrodi

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Sono 94 le misure cautelari scattate all’alba in una maxioperazione dei carabinieri del Ros che ha smantellato una organizzazione dedita alla truffa sui fondi europei. Tra i 48 finiti in carcere, lo stato maggiore di due storiche cosche della mafia di Tortorici, il cuore del Parco dei Nebrodi, i “Bontempo Scavo” e i “Batanesi”; fra i 46 ai domiciliari, ci sono anche un insospettabile notaio e una trentina di dipendenti dei Centri di assistenza agricola. L’operazione è condotta dai Carabinieri del R.O.S., del Comando Provinciale di Messina e del Comando Tutela Agroalimentare, ed i Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Messina, coadiuvati dai militari dei Comandi Provinciali di Palermo, Catania, Enna e Caltanissetta, nell’ambito di una vasta operazione contro l’associazione mafiosa di Tortorici, operativa nell’area dei Nebrodi. L’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta dalla locale Procura della Repubblica – D.D.A., riguarda 94 soggetti ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione finalizzata al traffico di stupefacenti, estorsione, trasferimento fraudolento di valori, falso ideologico commesso da pubblico ufficiale e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche.
Dalle indagini è emersa una spartizione virtuale del territorio operata dall’organizzazione mafiosa ai fini della commissione di un elevatissimo numero di truffe finalizzate ad ottenere ingenti contributi erogati dalla Comunità Europea sui fondi agricoli.
Tra i destinatari del provvedimento, oltre ai vertici ed agli affiliati del sodalizio criminale, anche imprenditori e pubblici amministratori.
I particolari dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle ore 11:00 odierne presso l’aula magna della Corte d’Appello di Messina, con la partecipazione del Procuratore Nazionale Antimafia, dott. Federico Cafiero de Rao.