Home Attualita' Capo d’Orlando: il rimpasto della giunta? “E’ il gioco delle sedie”

Capo d’Orlando: il rimpasto della giunta? “E’ il gioco delle sedie”

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“Sembra il gioco delle sedie, quello che si faceva da piccoli. Si gira attorno ad un cerchio e quando la musica si ferma chi rimane in piedi resta fregato e il tempo passa. Mentre all’interno di una maggioranza straordinariamente litigiosa, in molti cercano di sedersi prendendosi a sportellate, il paese rischia di andare a sbattere. La situazione dei conti è estremamente critica. Già nota per gravità ma non per consistenze e qualità. E’ stata giudicata dai revisori preoccupante. Dove è finito l’impegno da parte del Sindaco a portare in aula la situazione dettagliata dei conti dell’Ente che aveva anticipato? Non vorremmo che in questo gioco delle sedie a rimanere in piedi fossero i cittadini.” 
E’ breve, ma emblematica la nota dei consiglieri di minoranza del Comune di Capo d’Orlando, Alessio Micale, Angiolella Bottaro, Gaetano Sanfilippo, Renato Mangano, Gaetano Gemmellaro e Sandro Gazia che, dopo diverso tempo, tornano a sottoscrivere insieme un documento che vuole stigmatizzare la crisi che sta imperversando da settimane sulla giunta del Sindaco Franco Ingrillì. Dopo le dimissioni del vice sindaco Cristian Gierotto, si profila, acquisendo sempre più forma concreta, il rimpasto della giunta. Le indiscrezioni, non ancora avvalorate dalla conferma del primo cittadino, vedrebbero un vero e proprio restyling tra i banchi del Municipio. Lasciando saldi al loro posto Aldo Sergio Leggio e Andrea Paterniti, i rumors vedrebbero l’ingresso in giunta di Fabio Colombo, capogruppo della Lista Orlandina, Edda Triscari, in rappresentanza dell’Intergruppo, e probabilmente di Enza Giacoponello, esponente di Partiamo da Capo. Una manovra che inevitabilmente lascerebbe fuori l’assessore al Turismo Sara La Rosa. Ipotesi e indiscrezioni che si rincorrono tra le strade e la carta stampata, ma che non hanno ancora trovato sponda nelle dichiarazioni ufficiali del Sindaco, cui probabilmente occorrerà ancora qualche giorno per esplicitare le sue decisioni. Un’attesa che pesa. Sopratutto se si considera la grave situazione finanziaria che attanaglia Palazzo Europa con sullo sfondo le elezioni amministrative della primavera 2021.