Home Cronaca Anche Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello dicono “NO” ai botti di fine...

Anche Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello dicono “NO” ai botti di fine anno

513

I sindaci di Capo d’Orlando e Sant’Agata Militello, rispettivamente, Franco Ingrillì e Bruno Mancuso, affidano a una specifica ordinanza il divieto di esplodere i classici botti di fine anno nei loro comuni.
“Si può fare festa senza eccessi, rispettando gli altri, che siano uomini o animali”, afferma il primo cittadino di Capo d’Orlando che nella sua ordinanza contempla anche il divieto di utilizzare “fuori dai locali bicchieri, bottiglie o altre tipologie, in vetro, ovvero in metallo o materiali similari, comunque potenzialmente suscettibili di diventare pericolo per l’incolumità pubblica e/o strumento di offesa”.
Per i trasgressori sono previste sanzioni amministrative da 50 a 500 euro e il sequestro degli oggetti o strumenti illecitamente detenuti.

Sullo stesso piano anche Bruno Mancuso che stamattina ha imposto il divieto – dalle ore 18 del 31 dicembre 2019 alle ore 06 del giorno 1 gennaio 2020 in tutto il territorio comunale – di accendere, sparare, lanciare e fare uso di fuochi artificiali, giocattoli pirici da libera vendita e materie esplodenti in genere. 
 “L’accensione di fuochi artificiali, razzi e materie esplodenti in genere”, si legge, “costituisce motivo sia di disturbo che di potenziale pericolo per le persone nonché causa di possibile deturpamento e danneggiamento di cose. Le esplosioni di tali artifici con conseguente propagazione di rumori e fiamme, possono inoltre causare grave disturbo agli animali da affezione”.

Le Forze di Polizia hanno la facoltà di allontanare dalle eventuali aree interessate da festeggiamenti chiunque sia sorpreso recare con sé alcuna delle materie sopra descritte, mentre i divieti non si applicano nei confronti dei responsabili e degli organizzatori delle manifestazioni per quanto eventualmente regolarmente autorizzato dalla competente Autorità di Pubblica Sicurezza.
Le violazioni a Sant’Agata saranno punite con una sanzione amministrativa da 50 a 300 euro.