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Felice Scafidi da Commissario della Lega contro la gogna social cita la Costituzione

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Trinceratosi dietro un muro di silenzio, rompe adesso gli indugi il consigliere comunale di maggioranza Felice Scafidi, da giorni protagonista delle polemiche sui social, a seguito della sua nomina a Commissario Cittadino della Lega. Scafidi, dunque, parla adesso per la prima volta e lo fa a mezzo stampa citando la Costituzione Italiana proprio per rivendicare la legittimità delle proprie scelte.

“Non avrei mai immaginato che nel comunicare ai miei concittadini la soddisfazione e l’onore per essere stato nominato Commissario Cittadino della Lega, mi sarei dovuto preoccupare di valutare l’opportunità di ricordare, al ceto progressista, il bon ton della politica e i principi fondamentali su cui si basa la Costituzione Italiana. In un primo momento, viste le ingenerose esternazioni nei miei confronti da parte di alcuni “depositari della verità”, ho ritenuto soprassedere; successivamente invece, data l’eccessiva affezione ai canali social di tali “giustizialisti”, ho deciso di iniziare questa comunicazione proprio citando il primo comma dell’art. 3 e dell’art. 21 della Costituzione: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”, e “tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”. Infatti, non avrei dato importanza a quella parte dell’opinione pubblica dispensatrice di insulti e farneticazioni, pur nella consapevolezza che le offese provenissero per la maggior parte da chi continua su un percorso di giustizialismo a senso unico, caratterizzato da “discriminazione e intolleranza per chi ha opinioni diverse”. Pertanto, sono stato costretto a tenerne conto perchè nella gogna mediatica che ne è scaturita sono stati coinvolti, loro malgrado ed indirettamente, sia amici ed amiche che non militano nella Lega, sia le migliaia di siciliani che hanno scelto alle ultime elezioni Europee di votare Lega ed in particolare i 1.069 Orlandini, pari al 21,67% degli elettori che si sono recati alle urne. Per inciso la Lega a Capo d’Orlando, nell’espressione del voto Europeo, si è posizionata al secondo posto, preceduta dal M5S che ha ottenuto 1.175 voti e seguita dal PD che ha ottenuto 1.004 voti. Al quarto e quinto posto delle preferenze degli elettori orlandini ci sono rispettivamente FI e FdI. Se leggiamo questi dati alla luce della confusione ingenerata dall’accoppiata governativa nazionale (M5S e PD), non ritengo sia la mia scelta politica la cosa più grave che stia abbattendosi sul nostro Paese. Per Paese non intendo certo Capo d’Orlando, bensì la nostra Patria”.

“Detto ciò, e con l’amarezza di chi si vergogna dello spirito per nulla democratico che si respira nella nostra non più sorridente cittadina, non posso che rammaricarmi che le parole “confronto, dibattito, tolleranza, rispetto per le opinioni altrui” stiano scivolando inesorabilmente nel dimenticatoio di un senso civico ormai rimasto privilegio di pochi”.

“Passando adesso alla mia nomina a Commissario Cittadino della Lega, nel ringraziare per la fiducia accordatami, il commissario provinciale Matteo Francilia ed il Senatore Stefano Candiani, Dominus Regionale, non posso che rassicurare simpatizzanti e sostenitori della Lega su l’incessante impegno che metterò a disposizione della mia Comunità per contribuire a risollevarla dalla crisi economica e morale in cui sembra essere sprofondata. Inoltre, in riferimento all’attuale mia attività politica in qualità di consigliere comunale di maggioranza dell’amministrazione Ingrillì, ci tengo a ribadire che in Consiglio Comunale continuerò ad esercitare il mio mandato elettorale, civico, nel rispetto del consenso elettorale ricevuto”.