Qualche mese fa Orlandina e Bergamo si giocavano la finale play-off di A2, domenica prossima dalle 18 al PalaFantozzi arriva lo scontro diretto che sa tanto di snodo cruciale del campionato in un match salvezza quasi senza appello per entrambe, per evitare di rimanere da soli in coda alla classifica del girone Ovest ed acuire una crisi ormai diventata cronica con i paladini che perdono da 7 gare e i lombardi addirittura 8, con zona play-off e final eight di Coppa Italia lontana e quota permanenza sempre più distante. Dalla sfida diretta in casa della modesta Eurobasket Roma uniche notizie confortanti sono l’eccellente esordio di Marco Lagana’ al quale, chiaramente, non si possono sempre chiedere 27 punti (do cio 19 sui 25 di squadra nell’ultimo quarto quando i due Usa si sono nascosti), ed il buon rientro dopo 7 mesi di capitan Lucarelli. Per il resto meglio stendere un velo pietoso, americani in testa, se non per qualche fiammata. “Non sono gli sprazzi che ci interessano – mastica amaro coach Marco Sodini -, ci interessa il percorso. Il percorso oggi subisce dei rallentamenti, era abbastanza normale che ci fossero delle difficoltà di ambientamento vista la prima partita di Marco Laganà con la squadra e Jacopo al rientro. Questo non vuol dire che si non debbano affrontare certe partite con l’idea di sbucciarsi le ginocchia, di soffrire, di lottare insieme, cosa che secondo me abbiamo fatto molto poco. I 22 punti del secondo quarto e i 25 del quarto periodo dicono che abbiamo deciso di provare a vincerla con l’attacco. I 43′ giocati da Mobio e Donda, con un rimbalzo complessivo la dice lunga su quella che è la loro attività a rimbalzo: Brice Johnson di conseguenza ha poche possibilità di essere sostituito e continua clamorosamente a subire i centri avversari. Detto questo è chiaro che il nostro è un processo che ha bisogno di accelerare e di farlo in fretta, perché così facendo il risultato è che oggi siamo ultimi. Non abbiamo giocato la partita con la consapevolezza di essere ultimi se l’avessimo persa e questa è una cosa su cui, non soltanto riflettere, ma agire tempestivamente. I ragazzi oggi l’hanno presa per come non dovevano prenderla, chiaramente la responsabilità complessiva la prendiamo come squadra, però è altrettanto vero che se vogliamo cambiare il trend della stagione dobbiamo partire dal sacrificio e non da qualcosa di diverso».