“La nuova Rete Ospedaliera disegnata per la provincia di Messina appare fortemente penalizzante, non solo per il declassamento subito dall’Azienda Ospedaliera Papardo, principale riferimento sanitario dell’intero bacino provinciale messinese (Area Metropolitana dello Stretto e sede SUES-118 Provinciale), quale DEA di 2° Livello è stata declassata a DEA di 1° livello, con perdita secca di numerose Strutture Complesse in totale dispregio di quanto previsto dal decreto Balduzzi, ma anche per quanto riguarda i Presidi Ospedalieri dell’ASP di Messina”.
Lo scrivono in una nota indirizzata all’assessore regionale alla Salute e per conoscenza al sindaco capo fila del Distretto socio-sanitario D30 e al presidente della 6. Commissione Sanità Regione Sicilia, Ivan Tripodi, Pippo Calapai e Mario Salvatore Macrì, rispettivamente segretario generale Uil Messina, segretario generale e responsabile provinciale area medica della Uil-Fpl.
“Infatti, nell’ASP di Messina è incomprensibile la classificazione del Presidio Ospedaliero “Barone Romeo” di Patti a Ospedale di Base, stante che, lo stesso, garantisce assistenza sanitaria per un ampio bacino territoriale della costa tirrenica arrivando sino all’arcipelago Eoliano, con una popolazione che raggiunge punte di 180mila presenze nel periodo estivo. L’ospedale oltre alle discipline di base è dotato di numerose Unità Operative ad elevata Complessità quali: Cardiologia con UTIC ed Emodinamica, Anestesia e Rianimazione con Terapia Intensiva, Chirurgia Vascolare, Oculistica, Otorino, Pediatria con UTIN, Ostetricia e Ginecologia, Psichiatria (SPDC), riconosciuto inoltre quale Centro Regionale per lo Screening Uditivo dei Neonati, Centro HUB per il Percorso Nascita (Rete STEN-STAM) del versante tirrenico, con un Pronto Soccorso Generale con ca. 25.000 accessi/anno, dotato inoltre di Elipista H/24. Per tutto quanto su esposto il declassamento a Ospedale di Base è fortemente riduttivo. Ancora più incredibile appare il declassamento della Direzione Medica di Presidio che da UOC è divenuta UOS. La UIL e la UILFPL ritengono che l’azione promossa dal Consiglio Comunale del Comune di Patti e di tutti gli altri Comuni del Comprensorio del Distretto Socio-Sanitario D30, va fortemente sostenuta, al fine di riqualificare tale importante Presidio Ospedaliero come DEA di 1° livello, con grandissime refluenze positive per l’utenza dell’intero comprensorio tirrenico. Pertanto, oltre ad esprimere grande solidarietà a tale iniziativa, la Scrivente si dichiara disponibile a partecipare assieme al Consiglio Comunale, ai Sindaci del Distretto Socio-Sanitario D30, ai Politici di buona volontà, a tutte le iniziative che saranno intraprese per raggiungere tale importante obiettivo”.