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Il ko nel derby provoca dimissioni a catena nell’Acr Messina

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La stracittadina peloritana nel girone I di serie D rischia di provocare un terremoto nell’ormai ex gloriosa Acr, travolta 3-0 e raggiunta in un mediocre centro classifica. Con un comunicato l’intero staff dirigenziale, medico e tecnico dei giallorossi ha rimesso il mandato nella mani della proprietà: “La presente per comunicare che, al termine della partita odierna, l’intero staff dirigenziale, tecnico, medico e tutti i collaboratori dell’Acr Messina hanno presentato alla proprietà le dimissioni dai rispettivi incarichi. L’attuale momento e i risultati di una stagione fin qui lontana dalle aspettative della piazza e della proprietà hanno imposto a tutti un’assunzione di responsabilità, nella speranza che questa decisione possa aiutare la società a ripartire nel modo migliore e pianificare gli interventi necessari per dare a sé stessa, alla città e alla tifoseria le soddisfazioni che meritano. Da parte di chi fino ad oggi ha avuto l’onore di lavorare per l’Acr Messina il doveroso ringraziamento nei confronti della proprietà, per aver messo tutti nelle condizioni ideali per operare al meglio, e a quanti hanno offerto il proprio aiuto, supporto e incoraggiamento”. Da capire adesso, cosa accadrà. Se la rivoluzione verrà completata dopo il precedente esonero del ds Antonio Obbedio, con l’arrivo di una struttura societaria nuova di zecca. Oppure si cercherà una soluzione tampone. Dal “Gruppo ex Camaro”, una decisione quasi dovuta per senso d’appartenza e forse quasi impotenza davanti all’andamento di una stagione che si immaginava di tenore decisamente diverso. “Amareggiato e distrutto come tutti i tifosi”. L’amministratore delegato dell’Acr Messina Paolo Sciotto si presenta in sala stampa con l’intento di non fare prigionieri, accusando senza mezze misure l’intera rosa costruita dal ds Obbedio e reduce dalla scoppola nella stracittadina con il Football Club: “Questa non è la squadra che pensavano all’inizio di poter vedere in campo – prosegue – chiedo scusa a nome della proprietà ai tifosi per questo risultato vergognoso. Il presidente ha già parlato alla squadra, ribadendo in modo possente che siamo a un punto di non ritorno. Quest’anno ci ha caratterizzato la trasparenza e per questo diciamo che oggi questi giocatori non rispecchiano neanche questa categoria e chi ha costruito la squadra ha fatto un danno tecnico ed economico alla società. È stato chiesto ai calciatori, da lunedì, di avere un po’ di dignità e prendere coscienza dei propri limiti, rimodulando i loro contratti e pianificando un piano di rilancio”. Prima che arrivi il comunicato con le dimissioni dello staff tecnico, Paolo Sciotto non usa mezzi termini contro la squadra: “So che queste dichiarazioni sono forti e demoralizzeranno la squadra – dice – ma una società che si rispetti deve trovare rimedi forti e che possano dare un minimo di rilancio e dignità. Ricordiamoci che siamo l’Acr Messina e ora chi ha contratti pesanti in tasca deve prendere coscienza di essere arrivato alla cosiddetta quota 100. La nostra volontà è rilanciare subito sul mercato e non attendere il 2 dicembre. Complimenti al Football Club, oggi ha messo in campo una cattiveria agonistica che noi non abbiamo nella testa e neanche nelle gambe. Rando? Abbiamo un rapporto eccezionale, ha cercato di spremere tutto da questi ragazzi, cercando di infondergli il suo entusiasmo e quello che significa essere tifoso del Messina. Purtroppo questo entusiasmo è durato solo qualche settimana, poi questi ragazzi sono scesi ancora più in basso”.