Home Attualita' Sant’Agata Militello, chiesta la riapertura della sede distaccata del Tribunale di Patti

Sant’Agata Militello, chiesta la riapertura della sede distaccata del Tribunale di Patti

490
Nella foto: Sottile Carmelo, Puleo Giuseppe, Recupero Melinda, Starvaggi Nunziatina e Brancatelli Monica

Una mozione dei consiglieri comunali di minoranza di Sant’Agata Militello, impegna l’amministrazione giuidata da Bruno Mancuso a una “Rivisitazione della geografia giudiziaria”.
Gli esponenti del civico consesso santagatese fanno riferimento al “contratto di governo” tra Lega e M5S, in cui era stato assunto formale impegno per promuovere “una giustizia rapida ed efficiente”, da realizzare mediante una rivisitazione della geografia giudiziaria che andasse a modificare la riforma del 2012 (che, come noto, ha accentrato sedi e funzioni) con “l’obiettivo di riportare i tribunali, le procure e gli uffici del giudice di pace vicino ai cittadini ed alle imprese”.
“Questo percorso dovrebbe portare a rivedere ed interessare gli uffici giudiziari che sono stati soppressi”, scrivono, “ed è importante, dunque, aprirsi ad una fase interlocutoria con il governo centrale in cui appare necessario ed opportuno portare avanti ogni azione utile a favorire la riapertura della sezione del Tribunale di Sant’Agata di Militello, quale sede distaccata del Tribunale di Patti”.
La proposta che dunque giugne al Consiglio Comunale, è quella di approvare la mozione, che impegni sindaco e amministrazione comunale ad intraprendere ogni azione utile e ad avviare le necessarie interlocuzioni con il Governo centrale ed in particolare con il Ministro Bonafede, richiedendo un incontro presso il suo dicastero, anche mediante il coinvolgimento degli altri Sindaci del comprensorio nebroideo, di tutti i rappresentanti parlamentari del territorio e di ogni altra autorità interessata, al fine di ottenere, nell’ottica di una rivisitazione della geografia giudiziaria, la riapertura del Tribunale di Sant’Agata di Militello, nonché il consolidamento dell’Ufficio del Giudice di Pace, anch’esso, di recente, interessato da inefficienze e disservizi.