Parte con una sconfitta interna la nuova avventura dell’Orlandina 1944 ancora targata Roberto Curasì (Nino Galbato responsabile della scuola calcio) dopo che il nutrito gruppo di appassionati ed imprenditori paladini, con in testa il sindaco Ingrillì (designato presidente), si è defilata non essendo riuscita ad ottenere il ripescaggio o un titolo di Prima o Seconda per colpa della tardiva composizione dello staff. E così dopo un anno di oblio ecco la Terza categoria con debutto al comunale di Brolo poichè l’unico campo omologato a Capo d’Orlando, ovvero il maggiore del vecchio Merendino, ospita gia’ altri club e non solo paladini, arrivati prima dell’Orlandina. Sarebbe opportuno che il primo cittadino provveda a trovare i poco più di 4000 euro che servono per omologare il Ciccino Micale poichè è una vergogna che solo per questo motivo (a meno che non ce ne spieghino una più valida) un impianto del genere non possa ospitare partite di calcio. Tornando all’attualita’ all’Antonio Cipriano è finita 4-2 per gli ospiti del Real Caldorra con i biancoazzurri che ora dovranno affrontare due trasferte molto impegnative a Novara e Fondachelli. “Seppur in terza categoria, torna il calcio a Capo d’Orlando – spiega Curasì -. Purtroppo si è perso troppo tempo, nella scorsa estate, con discussioni che non hanno sortito l’effetto desiderato perché, pur essendoci i presupposti economici e la volontà di tanti appassionati di calcio appartenenti alle istituzioni e all’ambiente imprenditoriale, non è stato possibile concretizzare l’obiettivo di giocare in categorie più alte. Adesso, invece, che la macchina organizzativa è ripartita, ci aspettiamo un sostegno da parte di tutti; senza il contributo di tecnici e dirigenti, sponsor ed istituzioni, questo progetto rischia di naufragare ancora una volta. Ad oggi, una ventina di soci hanno sottoscritto l’adesione con il versamento della quota sociale. Nei prossimi giorni metteremo a punto un’offerta commerciale per la stipula di contratti di pubblicità e sponsorizzazione. Altrettanto importante è l’aspetto della fruibilità dei campi da gioco perchè in questo momento la squadra di calcio orlandina non dispone di spazi idonei per svolgere l’attività ufficiale. Se entro la fine dell’anno attorno alla società non convergesse un effettivo e concreto interesse da parte di tutta la comunità orlandina, saranno le aspettative dei giovani a subire una clamorosa sconfitta, nel silenzio più totale delle istituzioni e degli storici sostenitori” – conclude il presidente Curasì.