Sandro Gazia, Renato Mangano, Alessio Micale e Angiolella Bottaro, consiglieri di minoranza di Capo d’Orlando hanno presentato un’interrogazione urgente al Sindaco Franco Ingrillì in merito alle recenti intimazioni di pagamento TIA, ATO ME1 spa in liquidazione anni 2008, 2009, 2010, 2011, 2012.
Di seguito il testo integrale dell’interrogazione:
Premesso che:
– In data 23/09/2019 veniva introitata al protocollo generale del Comune di Capo d’Orlando al n° 28936 e indirizzata al Signor Sindaco, PEC a firma del Presidente del Collegio dei liquidatori dell’ ATO ME 1 Avv. Francesco Librizzi con Oggetto: INTIMAZIONE DI PAGAMENTO UTENTI MOROSI, il cui testo si riporta integralmente.
Con la presente si comunica che l’Ato Me 1 spa in liquidazione, al fine di completare le attività di recupero dei crediti Tia vantati nei confronti degli utenti ancora morosi e prima di dare avvio alle attività di riscossione coattiva degli stessi crediti, ha inviato intimazioni di pagamento, a mezzo raccomandate a/r attualmente in distribuzione, relative alle annualità Tia 2008/2009/2010/2011/2012.
Si ribadisce, anche con la presente, che le richieste di pagamento per le suddette annualità sono state nel corso degli anni precedenti già ritualmente notificate agli utenti attraverso raccomandate, intimazioni e perfino ingiunzioni di pagamento al fine di interrompere, ove fosse necessario, i termini di prescrizione per il recupero del credito.
In merito alle richieste di pagamento suddette, come riportato anche nell’intimazione attualmente in distribuzione, si comunica che gli utenti possono rivolgersi direttamente agli Uffici ATO ME 1 spa in liquidazione siti in S. Agata di Militello.
-Sempre in data 23/09/2019 introitata al protocollo generale del Comune di Capo d’Orlando al n° 28937 ed indirizzata al Signor Sindaco ed al Responsabile del Servizio Finanziario, PEC a firma del Presidente del Collegio dei liquidatori dell’ ATO ME 1 Avv. Francesco Librizzi conOggetto: Riscontro nota prot. 27933 del 16/09/2019,il cui testo si riporta integralmente.
In riscontro alla nota in oggetto, con la quale codesto Ente ha comunicato che il dipendente, OMISSIS, attualmente utilizzato presso la scrivente società, dovrà prendere servizio presso codesto Comune a far data dal 23 settembre 2019, si rappresenta che, come già a Sua conoscenza, l’ATO ME 1 spa non ha più personale proprio in quanto lo stesso è transitato per legge alla SSR Messina Provincia e che, pertanto, tutte le attività lavorative sono in capo al Collegio di Liquidazione, al Direttore finanziario e a due unità distaccate da Comuni soci.
Proprio queste ultime due unità permettono l’apertura degli uffici siti in S. Agata di Militello che giornalmente ricevono gli utenti dei 33 Comuni e svolgono le attività di ricezione ed invio degli atti in entrata ed uscita della società ed alla registrazione degli incassi delle fatture/intimazioni TIA degli utenti ancora morosi.
Relativamente al Sig. (OMISSIS) si specifica che lo stesso ha svolto e continua a svolgere anche l’indispensabile funzione di raccordo tra la società e tutti gli avvocati che seguono i contenziosi legali e, soprattutto, gli innumerevoli ricorsi presentati dagli utenti avverso le fatture emesse dall’ATO ME 1 nel corso degli anni.
In considerazione del fatto che sono attualmente i distribuzione, in tutti e 33 Comuni dell’ambito, le intimazioni di pagamento (circa 42000 raccomandate) per gli utenti ancora morosi e che è indispensabile che le attività di controllo, sulle richieste degli utenti e dei legali, vengano svolte senza soluzione di continuità, al fine di non determinare ingenti danni economici alla società e di conseguenza ai Comuni soci, è indispensabile che il suddetto dipendente continui a svolgere le proprie attività.
Si rappresenta, inoltre, che le suddette intimazioni sono l’ultimo atto propedeutico all’avvio delle attività di riscossione coattiva e a questo fine risulta ancor più indispensabile il lavoro di raccordo che il dipendente (OMISSIS) dovrà svolgere nei prossimi mesi.
Per quanto sopra si chiede a codesto Ente di rinviare per mesi sei il rientro presso gli uffici del Comune del dipendente (OMISSIS), precisando che la scrivente società è disponibile fin d’ora a riconoscere le spese sostenute da codesto Ente per la corresponsione delle retribuzioni e relativi oneri spettanti al dipendente.
Considerato che:
-Il Responsabile del procedimento ATO ME 1 è lo stesso Responsabile del Servizio Finanziario del Comune di Capo d’Orlando;
-Il dipendente del Comune di Capo d’Orlando (OMISSIS) che in data 23 settembre 2019 avrebbe dovuto riprendere servizio presso l’Ente comunale di competenza, alla data odierna risulta ancora in servizio presso la sede di Sant’Agata di Militello dell’ATO ME 1 in assenza di atti amministrativi che ne giustifichino il distacco presso altro Ente;
-Circa l’80% degli utenti orlandini (circa 5000 soggetti) ha ricevuto l’intimazione di pagamento della TIA in oggetto, (ben 42000 in tutti e 33 i Comuni dell’intero ambito) e dai dati in nostro possesso risulta che quasi tutti necessitano di chiarimenti in merito e che per tale motivo, dopo una estenuante ricerca delle ricevute, dovrebbero recarsi presso gli uffici dell’ATO Me 1 spa in liquidazione, siti in via M. Amari 3/D in Sant’Agata di Militello, sottraendo tempo alle proprie quotidiane occupazioni, con aggravio di spese di viaggio e sobbarcandosi tempi di attesa non preventivamente quantificabili atteso che 42000 utenti si trovano nella stessa situazione;
-Con delibera n°52 del 28-12-2012 il Consiglio comunale approvava la Proposta n° 57 del
21-12-2012 avente ad Oggetto: Piano di rientro del debito complessivo alla gestione integrata dei rifiuti, svolta per conto del Comune dalla società d’ambito ATO ME 1 SPA in liquidazione.
L’anticipazione concessa dalla Regione Siciliana è stata pari a € 7.517.966,60, tale importo
rappresenta la differenza tra i costi sostenuti nella gestione del servizio e le relative entrate
derivanti dalle tariffe delle liste ordinarie e suppletive. La restituzione all’Amministrazione Regionale delle somme ricevute dovrà avvenire in dieci annualità ( € 751.796,66 anno per gli anni dal 2013 al 2022).l’ATO ME 1 s.p.a., in misura pari all’anticipazione concessa dalla Regione, si è impegnata a versare mensilmente al Comune di Capo d’Orlando le somme incassate per le annualità 2005-2011.
Il piano di rientro prevedeva inoltre che a partire dal 01 Gennaio 2013 sarebbero stati elaborati dei report trimestrali delle riscossioni sui crediti da TIA per avvisi già notificati e sugli avvisi di
accertamento periodo 2007-2011 notificati dall’ATO ME 1 sino alla conclusione dell’attività di
recupero crediti.
Quanto sopra premesso e considerato
i sottoscritti Consiglieri comunali interrogano la S.S. per conoscere e/o sapere se:
- Nel rispetto e per tutelare i diritti dei propri cittadini Ella non ritenga opportuno attivare presso gli uffici comunali lo “Sportello del consumatore” con la presenza del dipendente del Comune di Capo d’Orlando che da oltre un decennio, pur essendo pagato dalle casse del
Comune di Capo d’Orlando (e quindi con soldi dei cittadini orlandini) svolge la propria
attività presso gli uffici ATO ME 1 di Sant’Agata di Militello, coadiuvato dal Responsabile
finanziario dell’Ente che riveste anche il ruolo di Responsabile del procedimento ATO ME 1 e
da altri dipendenti che riterrà opportuno assegnare a talo sportello.
- In considerazione del significativo tempo trascorso, dall’anno di competenza ad oggi, non ritiene opportuno concedere un termine più consono rispetto ai trenta giorni già concessi e
fornire un estratto conto più dettagliato dei tributi pregressi, soprattutto per i saldi, che vengono richiesti in mancanza di un piano tariffario approvato in Consiglio Comunale per gli anni di riferimento 2008-2012.
- Sono stati mai elaborati, ed in caso affermativo di averne copia, i report trimestrali dal 01 gennaio 2013 ad oggi ed a quanto ammontano le somme recuperate dall’ATO ME 1 spa in liquidazione per conto del Comune di Capo d’Orlando.
- Ritiene etico che circa l’80% degli utenti abbia ricevuto tale intimazione che equivale ad affermare che quasi la totalità degli stessi abbia evaso il tributo TIA, obbligandoli ad una estenuante “caccia al tesoro” alla ricerca delle ricevute che in considerazione del tempo
trascorso potrebbero anche non essere ritrovate, tutto ciò perché l’ATO ME 1 non è in grado, con certezza, di valutare i contribuenti in regola e quelli che non lo sono e quindi emette intimazioni “come se piovesse” tanto le spese di notifica sono a carico del
contribuente ( per un importo pari a 193.200,00 per i 42000 utenti).
Si chiede risposta scritta e l’inserimento all’ordine del giorno nel prossimo Consiglio comunale.
I Consiglieri comunali Sandro Gazia, Renato Mangano, Salvatore Alessio Micale, Angiolella Bottaro