Home Sport L’Orlandina basket cerca un tris d’assi nel silenzio assoluto

L’Orlandina basket cerca un tris d’assi nel silenzio assoluto

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Mai come stavolta l’Orlandina lavora in silenzio nel preparare la squadra da consegnare al riconfermato coach Sodini una squadra in grado di lottare per l’unica promozione in palio nel girone Ovest di serie A2, obiettivo dichiarato dallo stesso tecnico viareggino che oltre un anno fa aveva accettato l’offerta del club paladino mettendo nel mirino il ritorno in A entro il 2020 e due mesi fa aveva rinnovato addirittura fino al 2022 convinto che il progetto biancoazzurro possa essere vincente a breve e medio termine. Per la verita’ a voler essere pessimisti il silenzio della societa’ fa rumore e preoccupa la tifoseria poichè all’appello mancano il main sponsor, 3 pedine da quintetto ed un altro elemento che possa completare un roster al momento composto da un manipolo di giovani, Matteo Lagana’, Andrea Donda, Simone Bellan, Joseph Mobio (fresco di rinnovo biennale), Lorenzo Neri, Giancarlo Galipò e l’unico acquisto Lorenzo Querci, senza dimenticare Jacopo Lucarelli che, però, dovrebbe rientrare ad inizio 2020 dopo l’intervento chirurgico subito a maggio. Non il massimo a tre settimane dall’inizio della preparazione ed a poco più di un mese dal via del ciclo di sfide preseason, con l’inserimento dell’Orlandina nel girone Azzurro della neonata Supercoppa con Trapani, Agrigento e Napoli con gare in calendario domenica 8 (a Napoli), mercoledi 11 e domenica 15 settembre, con prima e la migliore delle 7 seconde ai quarti. Come detto lunghi i tempi di recupero di Lucarelli, uno dei migliori della scorsa stagione e firmato con un biennale nell’estate 2018. “Jacopo è stata sicuramente una delle rivelazioni dello scorso anno – spiega il ds Giuseppe Sindoni -. Ha meritato la nostra fiducia, per questo motivo abbiamo deciso di aspettarlo. Siamo consapevoli che partire con un giocatore in meno potrebbe sembrare un handicap, ma in realtà potrebbe darci la possibilità di tenere tutti sul pezzo. Durante la scorsa preseason avevamo provato a sviluppare Mobio nel ruolo di ala piccola, progetto successivamente abbandonato a causa dell’infortunio occorso a Donda, ma riteniamo che sia una carta assolutamente spendibile in futuro. In quest’ottica abbiamo deciso di confermare nel roster due giocatori come Lorenzo Neri, per il secondo anno in prestito da Terranuova Basket, e Giancarlo Galipò per far fronte all’assenza nei primi mesi di Jacopo. Murabito e Okiljevic invece vanno in prestito in Serie B (Murabito alla Torrenovese dell’ex Silva), dove avranno modo di sviluppare al meglio il proprio gioco. La prossima sarà una stagione cruciale per il nostro club e il nostro ambiente. Siamo contenti dei dati di affluenza, soprattutto del trend in crescita durante i playoff. Non dobbiamo dimenticare che Capo d’Orlando è un piccolo centro e che, anche a livello di A2, si confronta con piazze che hanno disponibilità e bacini molto più ampi. Il nostro compito è analizzare questi dati e agire in modo da dare al club e alla sua gente un futuro sempre più sostenibile. Non possiamo essere noi a definire in quale categoria può competere l’Orlandina. Il mecenatismo nello sport è un modello superato e non è certo quello che inseguiamo. Stiamo consolidando il nostro progetto sportivo puntando molto sui giovani, il numero delle vittorie non è tutto”.