E’ preoccupante il quadro legato a mortalità, malattie e malformazioni congenite, che emerge dal V Rapporto del Progetto Sentieri, coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità e relativo allo stato di salute della popolazione residente in 45 siti di interesse nazionale per le bonifiche (4 in Sicilia), che fa riferimento a un periodo di studio lungo otto anni (2006-2013).
In Sicilia sono state analizzate le incidenze nelle zone di Biancavilla, Gela, Priolo e Milazzo delle sostanze inquinanti presenti nel terreno, nell’acqua e nell’aria con, in particolare, i tumori.
Nell’area industriale di Milazzo, in particolare, la “mortalità generale e per le principali cause di decesso non si discosta dalla media regionale, tranne che per le malattie dell’apparato urinario, in eccesso in entrambi i generi”. Per le sole donne, poi, risultano in eccesso i tumori dello stomaco e dei polmoni, oltre che le malattie respiratorie.
Nella sezione malformazioni, il rapporto rileva che il “numero di nati da madri residenti nel sito nel periodo 2010- 2015 è stato di 2.235; nel periodo in studio sono stati osservati complessivamente 117 casi di malformazioni congenite (MC), con una prevalenza di 523,5 per 10.000 nati, superiore alla prevalenza media regionale”. In particolare, sono risultate “superiori al numero di casi attesi le MC del cuore, dei genitali e degli arti”. Più in generale, spiegano gli esperti, “alcune patologie con evidenza a priori di associazione con esposizioni ambientali del sito mostrano eccessi che meritano di essere evidenziati, visti anche i risultati di studi precedenti”. In particolare, gli eccessi osservati di “patologie a carico dell’apparato respiratorio, riscontrati in massima parte nella popolazione femminile”.