Home In primo piano Esproprio sospeso: “Il Convento di Fragalà non è alienabile”

Esproprio sospeso: “Il Convento di Fragalà non è alienabile”

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Il tribunale di Patti ha accolto la richiesta di sospensione dell’esecuzione dell’espropriazione del Convento di Fragalà, promossa dall’avvocato Eugenio Benvegna nei confronti del Comune di Frazzanò. Il Giudice, come scrive l’avvocato Salvatore Cinnera Martino che rappresenta in giudizio il Comune, “ha preso atto dell’emissione del Decreto dell’Assessorato dei Beni Culturali della Regione Siciliana, che ha confermato l’interesse culturale particolarmente importante del Monastero di Fragalà ai sensi del Codice dei Beni Culturali e ciò comporta l’assoluta l’inalienabilità dello stesso”. Così, “l’esecuzione non potrà proseguire e nessuna vendita all’asta del bene sarà mai possibile”.

La vicenda salì agli onori della cronaca anche nazionale lo scorso dicembre, con la notizia della possibile pignoramento di alcuni beni comunali per un debito di poco inferiore a 4mila euro. L’avvocato Benvegna, secondo l’Amministrazione di Frazzanò, avrebbe rifiuto qualunque accordo e ha iniziato l’esecuzione sul Convento di Fragalà. Con il provvedimento reso dal Tribunale di Patti, invece, si conferma l’insussistenza di un qualsiasi rischio di vendita all’asta del bene.