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Calcio: il Terme Vigliatore emigra a Barcellona dove l’Igea è un mistero

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Il calcio provinciale è sempre più nel pallone con l’Acr Messina in crisi ed incerta sul futuro in serie D, e la vicina Barcellona che aspetta segnali positivi dopo un’annata da horror culminata con la scontata retrocessione in Eccellenza. Nell’attesa l’Apd Terme Vigliatore, la società del presidente Stefano Barresi, ha comunicato una decisione che era nell’aria da tempo: è stato formalizzato il cambio di denominazione in Asd Igea 1946 e il cambio di residenza societaria da Terme Vigliatore alla città di Barcellona P.G. Il club giallorossoverde, che ha chiuso l’ultima stagione con la retrocessione ai play-out contro il Rosolini, ha anche adempiuto a tutte le formalità burocratiche per chiedere il ripescaggio nel campionato di Eccellenza appena perso: un’ipotesi al momento difficile in quanto sono appena due i posti sicuramente disponibili. Altri se ne potrebbero aggiungere ma si dovrà attendere per capire la situazione delle altre società, ad esempio il Camaro, che ha raggiunto un accordo con l’Acr Messina, o dell’Asd Igea Virtus, retrocessa dalla serie D e contestata dai due gruppi della tifoseria organizzata, ovvero Ultras 91 e Armata 98. Nei giorni scorsi, striscioni erano apparsi contro l’attuale proprietà rappresentata dal presidente Filippo Grillo e dalla moglie, nonché vicepresidente Giusy Mamone. Adesso il messaggio della tifoseria è un invito a salvare il titolo. “Matricola 933890, è questa l’Igea per cui ho lottato” si legge a chiare lettere. Due striscioni sono apparsi nel centro cittadino. Gli attuali proprietari hanno annunciato il loro disimpegno, ma ancora la situazione non evolve. Anzi, regna una fase di stallo con all’orizzonte i calciatori che avrebbero manifestato alla stampa i loro disagi per il mancato pagamento degli stipendi. Al momento la società non riesce a trovare acquirenti in grado di soddisfare le richieste. Ritrosie dettate anche dalle incertezze su eventuali debiti maturati. “E’ calato il sipario sull’anno più vergognoso mai vissuto in 73 anni di storia calcistica nella nostra amata città – si legge – una retrocessione ampiamente prevista, una sciagurata gestione da parte di una pseudo società che ha distrutto un patrimonio calcistico, storia e vanto di Barcellona Pozzo di Gotto e desertificato il D’Alcontres-Barone!”. Facilmente prevedibile il richiamo sull’assenza della squadra al completo ai funerali del magazziniere Antonio Bucalo, conosciuto come Fiorello. Andate via tutti! Non riconosceremo e mai riconosceremo questa società come Igea Virtus! Mai saremo sostenitori delle società, nessuna scusa o giustificazione per chi ha voluto questa farsa vergognosa! La maglia, il nostro unico amore! Pretendiamo rispetto, amore e passione per l’Igea Virtus. Chiediamo un incontro all’Amministrazione Comunale, per discutere del futuro dell’Igea Virtus! Chiediamo agli imprenditori barcellonesi, a tutti coloro che hanno a cuore le sorti dell’Igea Virtus di non far morire la nostra gloriosa aquila, di farsi avanti in maniera chiara e trasparente, di costituire una Società di barcellonesi e una squadra degna di indossare la nostra maglia in qualunque categoria! NON PERMETTIAMO PIU’ A NESSUNO Dl INFANGARE LA NOSTRA GLORIOSA STORIA E LA DIGNITA’ Dl UNA CITTA’ INTERA. NOI SIAMO L’IGEA VIRTUS! OLTRE LA CATEGORIA PER LA MAGLIA, PER LA CITTA’”.