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Spadafora, terremoto politico sulla nomina del vicesindaco

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Non è passato neanche un mese dall’esito elettorale che ha incoronato sindaco Tania Venuto e la sua squadra che si concretizza il primo terremoto politico. Una doccia fredda a distanza di pochi giorni dal completamento del quadro politico con la nomina a vicesindaco di Tindaro Centorrino. E, a quanto pare, sarebbe stata proprio la mancata ventata di cambiamento a fare discutere. A prendere le distanze, consegnando nelle mani del primo cittadino le deleghe di esperto e assessore comunale, sono stati i membri vicini al neo consigliere di maggioranza Giuseppe Di Mento, primo eletto della lista “Per Spadafora”, con 261 preferenze.
Infatti, Pietro Campagna, Rosalba Gangemi, Giuseppe Cannuli e lo stesso Di Mento rispettivamente esperti, assessore e consigliere della compagine “Per Spadafora Tania Venuto Sindaco” hanno protocollato una missiva indirizzata alla Venuto e alla cittadinanza manifestando «il loro disappunto su come, palesemente, ci si sta accingendo ad amministrare la cosa pubblica».
Ed ecco le motivazioni: «In particolare -si legge- stanno venendo meno tutte le prerogative che avevano contraddistinto il programma di innovamento sbandierato in campagna elettorale. Noi -proseguono- ci eravamo affacciati all’agone politico del paese con le premesse e le aspettative di cambiamento e rinnovamento rispetto ai vecchi modi di gestire il Comune, facendo tesoro di quanto buono fatto dalla precedente Amministrazione, ma con modi e metodi diversi e innovativi, mirando a valorizzare figure politiche fresche, presentando al paese una vera nuova stagione politica».
Ed aggiungono: «Tania Venuto ci era sembrata la persona giusta per guidare questa voglia della cittadinanza di dare un taglio al vecchio modo di governare e quindi, anima e corpo ci siamo battuti per raggiungere la vittoria, mettendoci la faccia e garantendo agli elettori il nostro impegno per il cambiamento. A meno di un mese dalle elezioni, ci dobbiamo ricredere su quanto auspicato fino al 28 aprile scorso; nulla è cambiato in seno alla macchina organizzativa del Comune, nulla è cambiato in merito al metodo di scelta della squadra di governo, e nulla è cambiato rispetto al modo verticistico e assolutistico di governare».
A far discutere, dunque, sarebbe la nomina di Tindaro Centorrino a vicesindaco della cittadina. «La nomina dell’assessore Centorrino (persona per bene, quindi nulla sul profilo personale) a vicesindaco è la riprova di quanto sopra enunciato e riassume il concentrato di come il sindaco intenda gestire il governo del paese per i prossimi cinque anni, proponendo una figura politica che non rappresenta di certo il tanto decantato rinnovamento», spiegano.
Ed annunciano che «nel rispetto dei cittadini che gli hanno dato fiducia, i firmatari consegnano nelle mani del sindaco le deleghe di esperto e assessore comunale, sperando che il prosieguo dell’attività amministrativa del paese possa essere foriero di quella voglia di innovazione e cambiamento che in questa prima fase è clamorosamente mancata. Il consigliere Di Mento, stante la massiccia e considerevole fiducia avuta dagli spadaforesi, continuerà a rappresentare il gruppo in seno al civico consesso, vigilando sull’operato dell’amministrazione attiva e fornendo il supporto ogni qualvolta idee e soluzioni positive per il bene di Spadafora verranno discusse in aula, a prescindere dalla fazione o colore politico di chi le propone».