“Non è il miglior accordo, ma l’unico possibile per le disponibilità finanziarie da parte dello Stato. Abbiamo dovuto scegliere tra una soluzione tampone, che ci consentisse di salvare dal dissesto 5, 6 ex Province, e il non fare nulla. Abbiamo optato per la prima”.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci, incontrando a Palazzo d’Orleans una delegazione di primi cittadini dell’Isola, guidata dal sindaco metropolitano di Messina Cateno De Luca, in merito all’intesa raggiunta a Roma per il futuro delle ex Province. Alla riunione erano presenti anche l’assessore all’Economia Gaetano Armao, i deputati regionali Vincenzo Figuccia e Danilo Lo Giudice, i sindaci di Priolo Gargallo Pippo Gianni e di Giardinello Antonino De Luca, il capo di Gabinetto e il coordinatore della segreteria tecnica del presidente della Regione Carmen Madonia e Giacomo Gargano.
I sindaci, oltre un centinaio, hanno segnalato l’impossibilità, in molti casi, di poter approvare un bilancio triennale, così come previsto dall’attuale normativa finanziaria. Un problema che ha una ricaduta in tema di appalti pluriennali che utilizzano i Fondi sviluppo e coesione.
Per questo motivo, il presidente Musumeci chiederà un appuntamento al competente ministro per il Sud Barbara Lezzi, affinchè possa essere trovata una soluzione procedurale idonea.