Parte stasera alle 21 la serie dei Quarti di Playoff di A2 che vede la lanciatissima Benfapp ospitare la Edilnol Biella, ultima squadra ad averla battuta e nettamente lo scorso 31 gennaio. “Prima di cominciare – afferma un commosso coach Sodini -, un pensiero da parte mia, del mio staff e dei ragazzi va al giornalista Sergio Granata che sta giocando una partita molto più importante di quella che giocheremo noi. Tutta la squadra è con lui. Incontreremo Biella e nel corso del campionato ho fatto molti complimenti a coach Carrea per il lavoro svolto e il rinnovo adesso. La serie con Udine è stata giocata benissimo, hanno le idee chiare e non scordiamoci che l’ultima partita che abbiamo perso, lo scorso gennaio, è stata proprio a Biella, anche in modo abbastanza netto. Loro interpretano la pallacanestro in modo differente da noi, che siamo una squadra che corre e gioca sul ritmo, loro invece cercano di controllarlo. L’infortunio di Chiarastella nella serie contro Udine può essere un problema per loro, perché non hanno un roster particolarmente lungo, nonostante l’aggiunta di Antonutti. Il quintetto di solito è composto da Saccaggi, Harrell, Wheatle, Chiarastella e Sims. Se non ci fosse Chiarastella, coach Carrea può scegliere se mettere un giovane, come fatto da noi nella serie contro Ravenna o lo stesso Antonutti. Completano Massone, Pollone e il giovane Nwokoye. Hanno un’identità chiara, i due americani sono quelli con il maggior numero di tiri, Saccaggi è il metronomo e il cervello della squadra. Chiarastella è lottatore, mentre Wheatle è un giocatore di energia ed è colui che individualmente ha messo più in difficoltà Triche dal punto di vista difensivo. Biella verrà a Capo d’Orlando a “picchiarci”, sportivamente parlando, dall’inizio alla fine della serie. Dobbiamo essere bravi a rispondere ad ogni colpo, correre fino all’esasperazione ed attaccarli in ogni momento possibile. Cercare di avere equilibrio nei tiri da 2 e 3 punti e non farci intimidire dalla loro aggressività. Bellan ha recuperato e sarà regolarmente in quintetto. Oggi vi presento una storia, più che un quadro. L’opera è “The Singing Butler” (il maggiordomo cantante) dello scozzese Jack Vettriano, il pittore vivente più riprodotto in assoluto. Inizialmente dipingeva i suoi quadri ma non li esponeva, perché pensava che le sue opere non fossero pronte per essere mostrate al pubblico. Quello che mi piace è partire da un livello e raggiungere un livello più alto, che poi è stato quello che abbiamo fatto tutto l’anno. Non dimentichiamoci mai la fatica che abbiamo fatto per essere oggi quello che siamo e giochiamo ogni partita consapevoli di questa fatica. Vi ho portato “The Singing Butler” perché ormai siamo in ballo e vogliamo ballare. Non è che possiamo far finta di essere dei turisti nei playoff, vogliamo cercare di arrivare in fondo”.