Sono 89 i comuni siciliani sprovvisti di sportelli bancari con conseguenti disagi per i cittadini, costretti a spostarsi nei centri più grandi per fruire dei servizi offerti dagli sportelli. I dati, aggiornati al 2017, sono stati presentati alla fine dello scorso anno dal Rapporto annuale redatto dall’Osservatorio regionale del credito. l’AnciSicilia, che raggruppa i Comuni isolani, ha inviato una lettera ai direttori degli istituti di credito presenti in Sicilia, con l’obiettivo di evidenziare i disagi dei comuni siciliani a seguito dei tagli al sistema bancario dell’Isola.
“Tale situazione – spiegano Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, presidente e segretario generale dell’AnciSicilia – determina notevoli disagi soprattutto nei piccoli comuni dove anche per l’assenza di uffici postali, i cittadini, e in particolar modo gli anziani, si trovano nell’impossibilità di poter prelevare del contante. Ma le difficoltà si riflettono anche sui turisti che difficilmente, di fronte a tale disservizio, decideranno di restare, di acquistare o di tornare”.
Portare i servizi delle banche all’interno delle tabaccherie è la soluzione prospettata dall’Anci. “Una possibile soluzione del problema potrebbe essere – continuano Orlando e Alvano – quella di realizzare apposite convenzioni tra gli istituti bancari e le tabaccherie, secondo un modello già sperimentato da Banca 5 del Gruppo Intesa Sanpaolo, per consentire anche ai cittadini residenti in aree marginali di prelevare contanti presentando la carta di debito e la tessera sanitaria. Per questo motivo abbiamo invitato i direttori delle banche ad un confronto per verificare la fattibilità di tale percorso”.
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