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La sfida di Puleo: “se i meriti sul depuratore sono di Mancuso, mi dimetto”

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Nella foto: Sottile Carmelo, Puleo Giuseppe, Recupero Melinda, Starvaggi Nunziatina e Brancatelli Monica

Dopo la Tari, è il depuratore il nuovo terreno di scontro politico a Sant’Agata Militello. In settimana, l’annuncio dello sblocco della gara d’appalto per i lavori di completamento, ammodernamento e adeguamento dell’impianto consortile, ma il consigliere di minoranza Giuseppe Puleo, assessore ai Lavori pubblici della giunta Sottile, accende la miccia della polemica rivendicando la paternità del finanziamento da 3 milioni di euro. In una nota, Puleo compie un excursus storico del progetto e dell’iter seguito per il finanziamento, con l’elenco dei pareri ottenuti da parte della Regione, della Soprintendenza, dal Ministero dell’Ambiente e dal Genio civile prima di giungere alla gara d’appalto di oggi. Puleo lancia quindi la sfida: se l’assessore Scurria, dimostra che la terza amministrazione Mancuso ha prodotto atti propedeutici o che è stata fatta attività per la realizzazione del depuratore, l’ex Assessore si dice disposto a dimettersi dalla carica di consigliere.