Il tribunale di Messina ha concesso lo status di rifugiato ad un 26enne del Camerun scappato dal suo paese dopo che la casa dove viveva era stata incendiata dai vicini perché era omosessuale. Nell’incendio dell’abitazione, rimase vittima la madre. Lo status di rifugiato è stato concesso per “il fondato timore di persecuzione personale e diretta nel paese d’origine” dalla sezione speciale del tribunale di Messina in materia di immigrazione. Una prima istanza era stata respinta dalla Commissione territoriale di Palermo.
Il 26enne africano è giunto un anno fa dalla Libia con un barcone ed è ospite in un centro di accoglienza del messinese. In Camerun l’omosessualità è reato, e il ragazzo, dopo alcune vicende che lo hanno visto sfortunato protagonista, è stato condannato nel suo paese a due anni di reclusione.
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