Home Sport L’Orlandina aspetta Tortona per blindare la pole position nei play-off

L’Orlandina aspetta Tortona per blindare la pole position nei play-off

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Ultimi 120′ salvo overtime di una regular season del girone Ovest di serie A2 che sembra voler premiare la squadra solo sulla carta migliore con sommo gaudio di chi comanda il basket italiano (che sta lavorando per riportare la massima serie a 16 squadre) e magari dei vari club che probabilmente pregano per evitare una trasferta logisticamente scomoda, dimenticando che ai poveri paladini la faticaccia anche economica tocca più o meno ogni 2 settimane. Nella speranza di un miracoloso ribaltone con la Virtus Roma che, ricordiamo, dovrebbe perdere almeno 2 delle ultime 3 gare (a Treviglio, in casa con Scafati ed a Legnano) per rimettere in gioco il primato ed il biglietto diretto per la serie A, coach Marco Sodini ha parlato all’antivigilia della gara casalinga contro Tortona, con palla a due prevista per domenica 7 aprile alle ore 18.00 al PalaSikeliArchivi. «Giochiamo contro Tortona, un avversario importante che ad inizio anno era tra le papabili per la promozione, una squadra costruita per competere per i primi posti della classifica. Invece si è salvata domenica scorsa e nel corso dell’anno ha cambiato giocatori e allenatore. Non facciamoci ingannare dalla classifica, guardando il roster è una squadra di altissimo livello. Per noi sarà difficile perché loro, non avendo nulla su cui competere, giocano a mente libera e possono esprimere una pallacanestro di altissimo livello, come fatto nelle ultime partite. Il quintetto Bertone, Viglianisi, Alibegovic, Ndoja e Lydeka è indice di qualità, ma anche la panchina formata da Gergati, Blizzard, Spizzichini, che rientra contro di noi dopo uno stop, Garri e Lusvarghi dà il senso della profondità del roster. È una squadra estremamente tattica e organizzata. Sono migliorati a livello di resistenza nei 40 minuti. Per noi sarà condizionante l’approccio alla partita, loro non devono prendere convinzione, per noi è fondamentale vincere. Nelle ultime partite abbiamo prodotto campo aperto e contropiede, dobbiamo continuare a farlo. Loro hanno giocatori che possono accendersi. Ndoja, Alibegovic, lo stesso Blizzard, sono elementi a cui basta un attimo per spaccare la partita con 2/3 canestri consecutivi. Noi vogliamo giocare una partita a ritmo molto alto, come fatto con la Leonis Roma nell’ultima gara. Devo fare i complimenti ai miei ragazzi, abbiamo usato la settimana di stop per caricare tantissimo. Non abbiamo ancora raggiunto il secondo posto matematico, di cui vogliamo essere certi e cercheremo di vincere in ogni modo.C’è sempre margine di miglioramento. Secondo me un campione vero non è chi supera gli altri, ma chi prova a superare se stesso ogni giorno. Se non ci fossero errori da parte dei giocatori non ci sarebbero gli allenatori. Io sono disposto ad accettare un errore da parte di chiunque, ma non da me stesso. Il dipinto che vi mostro oggi è di Giuseppe Arcimboldo, famoso soprattutto per i ritratti fatti con la frutta. Il quadro che ho scelto del pittore vissuto nel 1500 è “Il Bibliotecario”. Il bibliotecario è fatto di libri. Ho immaginato che il nostro percorso possa essere un libro, un romanzo. Tanti capitoli sono stati scritti. Noi abbiamo avuto un inizio difficile per la realtà di Capo d’Orlando sopita a causa della retrocessione, poi la ripartenza, la scoperta degli eroi. Siamo la miglior squadra del girone di ritorno. Ma mancano ancora dei capitoli, ci sono delle pagine bianche. La cosa che mi piace pensare è che le scriveremo insieme. Sono stato orgoglioso, nell’ultima partita giocata, di sentire Capo d’Orlando e il PalaSikeliArchivi come me lo ricordavo, ad incitare i ragazzi per 40’. Vorrei che scrivessimo insieme il prossimo capitolo».