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Brolo, scontro sulla variante urbanistica di via Carrubbera

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Si preannuncia infuocato il Consiglio Comunale di Brolo convocato per domani con 15 punti all’ordine del giorno, quattro dei quali inseriti come ordine del giorno aggiuntivo.
A scaldare gli animi è stato l’inserimento del punto relativo all’approvazione di una variante allo strumento urbanistico riguardante un appezzamento di terreno sito tra la via Carrubbera e la via Pirandello. Secondo il gruppo consiliare di minoranza “Per Brolo”, tale terreno, “che costituisce l’ultimo polmone verde del centro cittadino, già destinato ad area per attrezzature pubbliche nell’ultimo strumento urbanistico, grazie alla scadenza dei vincoli ivi presenti ed alla inerzia dell’attuale amministrazione nella reiterazione degli stessi, potrebbe oggi essere trasformato con l’ultimo colpo di coda dell’amministrazione Ricciardello in una zona edificabile con un indice di edificabilità massimo, pari a 5 metri cubi per metro quadrato”. Secondo la minoranza, “sul terreno di Carrubbera si intendono riversare ben 12.225 metri cubi di cemento e quasi 5.000 metri quadrati di costruzione”. Il gruppo consiliare “Per Brolo” definisce la proposta “Una vergogna inaudita, che dovrebbe essere deliberata da un Consiglio Comunale in scadenza ma che verrebbe ad incidere pesantemente sulle future scelte urbanistiche del Paese”. “E’ bene che tutti i cittadini sappiano – si legge ancora nel documento della minoranza – che questa Amministrazione prima di andarsene intende deliberare un atto che pregiudica la programmazione e la pianificazione comunale futura e che contrasta con l’interesse pubblico al corretto uso del territorio. Dopo i dissesti, questa maggioranza lascia in eredità ai cittadini di Brolo una immensa colata di cemento”.
A stretto giro è giunta la replica dell’Amministrazione Comunale: “si tratta di un’area che oggi è ridotta ad una triste sterpaglia, altro che polmone verde. Aveva perso, per la decadenza dei vincoli, la destinazione originaria, ed oggi è una “zona bianca”, tecnicamente un’area senza alcuna destinazione urbanistica.
La precedente previsione urbanistica – scriva ancora l’Amministrazione – prevedeva comunque per quell’area uno spazio destinato ad attrezzatura pubblica quindi sempre di costruzione edilizia si trattava, non era previsto alcuno spazio verde.
Con questa proposta inoltre si tutela anche l’interesse pubblico in quanto è prevista la cessione al Comune di Brolo di un’area di 200 metri quadrati da adibire ad uffici, sala convegno, o altro.
Oltretutto si valorizzerà una zona centrale del paese, oramai abbandonata da anni, considerando che verranno realizzate numerose attività commerciali che sicuramente potranno avere un impatto positivo per l’economia del paese di Brolo.
I consiglieri di opposizione piuttosto, a proposito di colate di cemento – incalza il documento dell’Amministrazione – pensino alla struttura della famosa casa albergo per anziani (oggi alberghiero) lasciata da decenni come ecomostro incompiuto dal sindaco dell’epoca, Giuseppe Laccoto. Opera oltretutto lasciata incompiuta nonostante un oneroso mutuo contratto con la CDP (com’è possibile ci chiediamo?)
Solamente grazie all’efficienza e alla capacità di questa amministrazione comunale – conclude il documento – si è riusciti ad ottenere un finanziamento da due milioni di euro, che a breve permetterà la pubblicazione del bando per iniziare i lavori che renderanno quella struttura scolastica un fiore all’occhiello per l’intero territorio dei Nebrodi”.