Entro il 2020 dovranno essere tagliati
altri 138 primariati negli ospedali siciliani. E’ uno dei punti
centrali del nuovo piano di riorganizzazione della rete ospedaliera
siciliana approvato dal governo regionale che ha accolto le
indicazioni del Ministero della Salute. Entro il prossimo giugno
bisogna tagliare 32 unità complesse, altre 46 entro dicembre 2019 e
60 entro giugno 2020. Complessivamente le cancellazioni riguarderanno
3 Chirurgie generali, 4 Medicine, 4 Ortopedie, 8 Cardiologie, 4
Neurologie, 16 unità di Oculistica, 3 di Ostetricia, 4 di
Otorinolaringoiatria, 1 Pediatria, 6 di Urologia, 2 di Chirurgia
plastica, 8 di Angiologia, 2 di Ematologia, 1 di Endocrinologia, 4 di
Geriatria, 1 di Nefrologia, 1 di Neuropsichiatria.
Il decreto
recepisce le prescrizioni dell’assessorato sui punti nascita che
non raggiungono i 500 parti all’anno. Concessa la deroga alla
chiusura per i reparti del Giglio di Cefalù, Bronte, Sant’Agata
Militello, Corleone, Pantelleria e Licata, che avranno un altro anno
di tempo per mettersi in regola. Solo alla fine del 2019 la Regione
deciderà se chiuderli o mantenerli in vita.
Da chiudere anche 23
punti territoriali di emergenza che non raggiungono il numero minimo
di prestazioni. Entro dicembre 2019 ne saranno chiusi 9, gli altri 15
entro giugno 2020.