Nebrodi, indagini su presunta violenza sessuale ai danni di una minore

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repertorio

Tre giovani di età compresa tra i venti e i ventidue anni, sarebbero indagati per una presunta violenza ai danni di una minore che si sarebbe consumata qualche giorno fa in un comune della fascia costiera del comprensorio dei Nebrodi. L’indagine dei carabinieri è partita sulla scorta di una denuncia presentata da parte di alcuni operatori di una comunità di alloggio e assistenza per minori in difficoltà operante nella provincia di Messina, che da qualche tempo ospita la presunta vittima. Pare che la minorenne, regolarmente autorizzata a trascorrere qualche ora fuori dalla struttura, si trovasse in compagnia di altre ragazze che già conosceva e con queste ultime avesse preso parte a un’uscita con alcuni giovani più grandi di lei – tra loro pare che ci fosse anche un suo ex fidanzato – per passeggiare, chiacchierare e mangiare qualcosa. Dopo aver trascorso tranquillamente parte della serata tutti insieme, alcune ragazze hanno deciso di fare ritorno a casa, mentre la giovanissima donna – oggetto della presunta violenza – sarebbe rimasta coi tre ragazzi affinché la riaccompagnassero presso l’abitazione di alcuni parenti che l’avevano in custodia per il fine settimana. Trascorso l’orario di rientro, i familiari hanno cercato inutilmente di rintracciare la ragazzina il cui telefono risultava spento o non raggiungibile; dopo alcune ore, la giovane si è spontaneamente presentata a casa raccontando di non sapere cosa fosse accaduto nelle ore precedenti al suo rientro. Il giorno successivo i familiari, accompagnando la ragazzina nella struttura di accoglienza in cui risiede, hanno segnalato l’accaduto agli operatori della comunità che hanno così fatto scattare immediatamente le indagini. Non è ancora chiaro cosa sia successo nel lasso di tempo in cui la giovane non era reperibile ed è ciò che gli inquirenti stanno cercando di chiarire, ma da alcuni riscontri sembra che la ragazzina sia rimasta stordita da un’eventuale sostanza psicotropa assunta, che avrebbe limitato la sua capacità di intendere e volere. Pare, inoltre, che sarebbero stati consumati con lei uno o più rapporti sessuali, ma non è chiaro se con una o più persone. Sulla vicenda vige il più assoluto riserbo, mentre le indagini proseguono in tutte le direzioni per appurare i fatti.