Beni demaniali in concessione: svincolati 9 siti in provincia di Messina

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Saranno assegnati dalla Regione e in concessione ai privati 52 beni immobili che ricadono sul demanio marittimo. Ad annunciarlo il presidente della regione Sicilia Nello Musumeci e l’assessore al territorio ed ambiente Toto Cordaro, insieme al direttore del dipartimento Giuseppe Battaglia, durante un incontro tenutosi ieri per illustrare il contenuto del bando che sarà presentato entro i primi giorni di dicembre.
I beni individuati e censiti dalla Regione sono: 8 nella provincia di Palermo, 5 in provincia di Caltanissetta, 8 in provincia di Agrigento, 8 in provincia di Catania, 1 in provincia di Siracusa, 1 in provincia di Ragusa, 12 in quella di Trapani e 9 nel messinese.
“Si tratta di un patrimonio che fino a qualche anno fa non costituiva oggetto di attenzione da parte della pubblica amministrazione né dello Stato né della Regione -ha detto Musumeci -. È un patrimonio significativo alcuni di questi beni rivestono una importante testimonianza storica: sono torri di avvistamento, edifici del ‘600 e del ‘700, ma anche ex caserme della Guardia di Finanza. Altri sono ex edifici industriali e altri ancora veri e propri ruderi. È importante salvaguardare i fabbricati, riqualificare le aree di pertinenza, valorizzarle e destinarle ad attività compatibili, attività turistiche e commerciali”.
La durata della concessione è fissata tra i sei e cinquant’anni. I beni demaniali in concessione nella provincia di Messina sono: Contesse, ex Samar Marmi del Sud (Messina); Maregrosso, via Don Blasco, ex Vadalà Antonino (Messina); Nizza di Sicilia, lungomare, “La Rotonda”; Porto di Malfa (Salina), via Scalo Galera; Leni (Salina), Rinella, Strada Provinciale 182; Lipari, piazza Marina Corta; Milazzo, Le Cupole-La Pineta; Barcellona, Calderà, ex colonia via Cicerata; Oliveri, Marinello, via Cristoforo Colombo.