Sicilia: un edificio su due è abusivo. Musumeci “procederemo con l’invio dei commissari”

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Quante sono le case abusive in Sicilia? La Regione non lo sa. Sei mesi fa, il governo Musumeci ha inviato una nota ai sindaci dei 390 comuni dell’isola, con un secondo sollecito a settembre: solo 39 comuni hanno risposto, appena il 10%. E tra questi non c’è Casteldaccia, il comune dove sono morte nove persone, tra cui due bambini, sepolti dall’acqua e dal fango mentre si trovavano all’interno di una villetta abusiva, vicino al fiume Milicia.
Il governo sta predisponendo l’invio di commissari ad acta nei comuni inadempienti.
“L’idea – spiega Musumeci – è di creare un fondo di rotazione da dove attingere le risorse per finanziare le opere di demolizione dei manufatti abusivi, considerando che spesso i comuni sostengono di non potere procedere proprio per mancanza di fondi”.
Secondo i dati presentati dalla federazione degli edili della Cisl, in Sicilia, un edificio su due è abusivo. Il dato la dice lunga sulla vastità di un fenomeno che è alla base delle tragedie di questi giorni. Il territorio dell’isola è devastato dal cemento illegale: un problema che, anno dopo anno, riemerge con l’intensificarsi delle alluvioni. “Il 49 per cento delle cubature è privo di autorizzazioni. Questo dato è inaccettabile, le istituzioni e la politica facciano la loro parte, schierandosi apertamente contro chi costruisce nell’illegalita”, dice Paolo D’Anca, segretario generale della Filca Cisl Sicilia. “Piangiamo queste povere vite spezzate in un giorno di festa – prosegue – come abbiamo pianto i morti di Giampilieri, quelli di Scaletta Zanclea e di altri eventi disastrosi simili a questi, pensando ogni volta che probabilmente questi drammi avrebbero potuto essere evitati”.