Prinzi e Tripoli sul Barone Romeo: “faremo tutto ciò che è nelle nostre facoltà”

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– Consigliere Prinzi, cosa pensa dell’idea della convocazione di un Consiglio comunale aperto esteso alla partecipazione dell’Assessore Razza e della Deputazione regionale?
Dà seguito a quello già tenutosi ieri, in cui chiedevamo un’interlocuzione con i vertici regionali ma, in contemporanea, a Palermo la partita era già stata chiusa, estromettendo da essa l’ospedale di Patti, il suo territorio ed i suoi cittadini. Dunque, daremo continuità alla nostra protesta, ovviamente nei modi consentiti dalla legge ma, allo stesso tempo con fermezza e, oserei dire, anche con ostinazione. Sarà redatto un documento che coinvolgerà maggiormente i Comuni non solo del Distretto D30 ma di tutto il comprensorio e sarà realizzata una grande manifestazione con il coinvolgimento della società civile e gli altri Consigli comunali dell’hinterland per far sentire la nostra voce. E’ finito il tempo delle ambiguità, del detto e ridetto e delle garanzie inutili: vogliamo riscontri concreti per il nostro territorio e per la nostra struttura ospedaliera che rappresenta un’eccellenza sia strutturale che professionale e che difenderemo in tutti i modi ed in tutte le sedi possibili. Questo è il nostro impegno e tutto ciò che sarà nelle nostre facoltà di Consiglieri comunali sarà posto in essere, su questo i cittadini possono fare affidamento.

– Consigliere Tripoli, un commento su quanto sta accadendo in questi giorni e sulle soluzioni proposte.
Penso che già da ieri si stia aprendo una pagina politica positiva che vede un’importante comunione di intenti, a tutela del servizio indispensabile fornito dall’ospedale di Patti. Quanto accaduto ieri in Commissione Sanità all’Ars, ossia la scelta scellerata di votare favorevolmente una rete ospedaliera che penalizza il “Barone Romeo”, è stato per noi un fulmine a ciel sereno anche perché, fino a ieri, la bozza di riforma era, se non del tutto positiva, non particolarmente penalizzante. Oggi abbiamo un risultato completamente diverso e ciò ci ha spinto a pensare a proteste anche eclatanti di fronte all’ospedale, naturalmente sempre pacifica e nel rispetto della legge. Adesso, si arriva ad una manifestazione d’intenti condivisa con i Sindaci ed i Consigli comunali del Distretto D30 e di altri Comuni del comprensorio; per l’ospedale di Patti chiediamo unità, non si può essere, per temi così delicati, soggetti a logiche di partito o di appartenenza. Se vogliamo essere “machiavellici” nel ragionamento, possiamo riflettere sul fatto che Patti è attualmente “scoperta” sul piano della rappresentanza politica. Noi vogliamo invece sperare che i Deputati regionali, pur non appartenenti a questo territorio, vogliano salvaguardare il servizio e la salute della popolazione e la politica “con la p maiuscola”.

Benito Bisagni