Sul “Barone Romeo” un consiglio comunale aperto per discutere delle modifiche

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Dopo gli “accenni” di protesta e la prospettiva di atti eclatanti, come il possibile incatenamento di Consiglieri comunali di fronte all’ospedale “Barone Romeo” di Patti, è stato individuato un primo strumento ritenuto potenzialmente efficace per scongiurare il concreto rischio di depotenziamento di alcuni reparti: verrà, infatti, redatto un documento da indirizzare all’Assessore alla Sanità Ruggero Razza ed alla Commissione Sanità dell’Ars per evidenziare i pregiudizi che il nosocomio pattese potrebbe subire dalla rimodulazione della rete ospedaliera siciliana approvata proprio ieri dalla stessa Commissione.
Il Sindaco di Patti, Avv. Giuseppe Mauro Aquino, dopo aver comunicato con gli altri Sindaci del Distretto Sanitario D30, ha spiegato quali saranno i passi successivi: “verrà redatto un documento con il quale evidenziare che le modifiche alla “bozza Razza” (che non avrebbe comportato rilevanti cambiamenti in peius per il “Barone Romeo”, nda) sono ingiustificatamente penalizzanti per il territorio; infatti, non si comprende per quale ragione strutture già classificate come dipartimentali debbano essere ridimensionate a strutture semplici. I Comuni del Distretto D30 chiederanno che l’Assessore Regionale voglia partecipare, insieme ai componenti della Commissione, ad un consiglio comunale aperto da tenersi a Patti per rappresentare la seguente questione: non ci sono ragioni per mettere a repentaglio le strutture di Emodinamica e Oculistica senza che questo, tra l’altro, comporti risparmi di spesa. Non c’è un problema di guerra tra territori: il fatto che siano previsti potenziamenti della rete sanitaria in Sicilia rende lieti; quello che non va bene sono le penalizzazioni che i nostri cittadini e non solo possono subire. Condurremo la battaglia con passione e nell’alveo della legalità, sicuri che la Regione non voglia essere sorda rispetto a queste esigenze”.
Il Consiglio comunale aperto, pertanto, dovrà essere convocato a stretto giro, per evitare che le modifiche apportate non possano più essere oggetto di ulteriore revisione.
Intanto, i Consiglieri Comunali che rappresentano l’opposizione all’Amministrazione pattese stanno mettendo in campo tutti gli strumenti che la loro carica istituzionale consente di utilizzare, tenendo alta la guardia sul problema. Proprio da costoro era partita la richiesta di convocare un Consiglio comunale aperto e, rispetto a quello tenutosi ieri, 31 luglio, lamentano la scarsa tempestività della convocazione, considerato che, nello stesso momento, la Commissione Sanità approvava la riforma della rete ospedaliera.
Dunque, la speranza è che l’Amministrazione e la Deputazione regionale possano essere presenti in occasione del Consiglio comunale aperto e che possano concretamente accogliere le istanze provenienti dalle istituzioni politiche e dal territorio tutto.

Benito Bisagni