“La bonifica della discarica di Mazzarrà non può più attendere”

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Le criticità della discarica di Mazzarrà Sant’Andrea sono stati al centro di un incontro tra i rappresentanti del Movimento 5 Stelle, con il Sottosegretario Alessio Villarosa, la senatrice Barbara Floridia e la deputata Antonella Papiro, e il sindaco di Mazzarrà Carmelo Pietrafitta. Particolare attenzione è stata dedicata alla questione ambientale che richiede interventi urgenti.
E’ stato anche effettuato un sopralluogo all’interno del sito della discarica sequestrata nel 2014, non solo per constatare le condizioni dell’enorme montagna di spazzatura coperta, ma anche per visionare tutti i progetti per i diversi impianti presenti, che andrebbero attivati, come quelli per la gestione del biogas e per l’estrazione del percolato e lo “scheletro” di un possibile impianto per la gestione dell’umido.
«E’ ormai da tempo che ci occupiamo del caso – ha affermato la senatrice Floridia. Adesso il nostro intento è quello di approfondire tutte le dinamiche, anche con incontri al Ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di analizzare la questione, cercare di sbloccarla e permettere l’avvio del tanto agognato e atteso iter di chiusura e bonifica del sito».
“La disastrosa situazione ambientale relativa alla discarica di Mazzarrà, da noi attenzionata da tempo, è  frutto di una situazione pregressa legata a superficialità, lacune all’interno delle istituzioni e mancato coordinamento degli enti di competenza. Perdere ancora tempo per la sua bonifica – ha affermato il deputato Antonella Papiro – sarebbe un atto di irresponsabilità e inciviltà nei confronti di questo territorio e dei cittadini che ne fanno parte.”
“Approfondiremo con i miei uffici il materiale sulla TirrenoAmbiente e sulla discarica di Mazzarrà – ha concluso il sottosegretario Villarosa. E’ nostra intenzione dare finalmente la giusta importanza alla problematica rimasta inascoltata per parecchio tempo.  La cosa che sicuramente trovo incredibile e che spero venga risolta il prima possibile è l’installazione di una centralina ARPA che monitori costantemente quella collina di rifiuti che è innanzitutto un grosso rischio per tutto l’hinterland. Non è possibile che questo aspetto venga tralasciato soprattutto dopo gli sversamenti e gli incendi!”.