Dal sogno del ritorno in A2 all’incubo del nuovo oblio in attesa che la costituenda Cestistica Barcellona prenda vigore e scali le categorie. Insomma sono giorni intensi per il basket del Longano che di certo dovra’ riporre i sogni nel cassetto fino al 2022 se il neonato sodalizio made in Aurelio Coppolino rispettera’ i tempi di risalita annunciati urbi et orbi. Nell’attesa l’Amministratore unico del Basket Barcellona, Tommaso Donato, passa la mano come si legge da una nota riportata sulla pagina facebook della società. “E’ stata una stagione intensa, ricca di soddisfazioni e terminata con la mancata gioia di avere vinto una finale – spiega -. Abbiamo superato tanti ostacoli e oggi, alla fine della stagione, ho preso questa drastica decisione dopo una notte insonne. Dal caso “Bruni”, al caso “under 14 femminile”, mi sento di fare una doverosa autocritica, spiegando alla città che, forse, la gestione non è stata impeccabile. Alla luce del fatto che poi pare non ci siano le condizioni economiche per procedere all’iscrizione nel prossimo campionato di Serie B, ritengo sia giunto il momento di passare la mano. Se chi ha il potere di aiutarci non lo fa e addirittura cincischia sull’acquisizione di un titolo di B, a condizioni irripetibili, io posso affermare che da soli non possiamo avventurarci in un nuovo campionato. Con questa breve nota, chiedendo scusa ai nostri tifosi, spero che chi sia realmente interessato a rilevare questa società, possa farsi avanti, perché Barcellona ha dimostrato di meritare palcoscenici importanti”. Il tutto dopo aver incontrato Aurelio Coppolino cui il club ha messo a disposizione il titolo di Serie B al fine di poter accelerare quel percorso programmatico della cordata di investitori che dovrebbe portare la pallacanestro cittadina in A2 nel giro di un quadriennio. Il sodalizio di Via Milite Ignoto ha assicurato di farsi carico di tutto il pregresso, liberando di qualsiasi onere gli acquirenti. Inoltre è disposto a mettere a disposizione le sponsorizzazioni già acquisite. Per poter portare avanti l’operazione, Basket Barcellona ha chiesto un parere tecnico e giuridico al proprio legale di fiducia. L’unica clausola, posta a vincolo di un eventuale futuro accordo, è quella che il titolo sportivo che si andrà a mettere a disposizione della Nuova Cestistica Barcellona non possa essere nell’avvenire ceduto fuori dai confini cittadini, ma rimanga necessariamente a Barcellona Pozzo di Gotto, indipendentemente da come andranno le cose. Il titolo appartiene alla città e in questa città dovrà rimanere per sempre. Nei prossimi giorni è atteso il parere legale, giunto il quale sarà possibile valutare insieme la fattibilità tecnica di un potenziale accordo fatto nell’esclusivo interesse dei tifosi barcellonesi che hanno dimostrato, fino a pochi giorni fa, quanto quello che nutrono verso la squadra della loro città sia un amore incondizionato e indiscutibile. Ma proprio dal gruppo dei tifosi organizzati, Allegra Brigata e Gradinata Tifo, arrivano i primi ostacoli per Coppolino. I primi hanno affermato di non essere in vendita con una nota molto decisa: “Abbiamo appreso, con non poco stupore, la notizia diffusa negli ultimi giorni circa la possibile esistenza di una fantomatica cordata di imprenditori, che avrebbe l’intenzione di resuscitare la defunta Cestistica Barcellona. Senza voler entrare nel merito del delirante ed arrogante comunicato stampa a firma del sig. Aurelio Coppolino, diffuso inizialmente da una testata giornalistica di Capo d’Orlando, immediatamente dopo l’eliminazione dell’Igea Basket Barcellona dalla serie playoff contro Cassino, intendiamo esprimere il nostro sdegno e porre all’attenzione generale alcune considerazioni. Reputiamo vergognosa l’azione di “sciacallaggio sentimentale” finalizzata ad accaparrarsi le simpatie degli sportivi barcellonesi, riesumando il nome (solo e soltanto quello) di una ex gloriosa società barcellonese; in secondo luogo, sappiano questi personaggi che noi non seguiremo, né appoggeremo, alcuna società che non sia l’Igea Basket Barcellona. Se qualcuno ha la voglia e la disponibilità economica di investire nella pallacanestro barcellonese è a questa società che deve fare riferimento. Se ciò non sarà possibile per qualsivoglia motivo e l’lgea Basket dovesse malauguratamente scomparire, appoggeremo la società che ne rappresenterà la naturale prosecuzione, assumendone denominazione e colori sociali. Il circo lo lasciamo agli altri. Noi non siamo in vendita!”. Toni forti anche nella nota della Gradinata Tifo che ha le idee abbastanza chiare: “La costituzione di una nuova (vecchia) società, denominata Cestistica Barcellona, con colori sociali biancoverdi, rievoca in maniera inequivocabile un passato morto e sepolto, conclusosi con la cessione del titolo ai messinesi e non per un canestro sbagliato sul campo come asserito. Nell’annunciare l’iniziativa si dà per scontato l’appoggio e il calore del tifo barcellonese, che si è riacceso nelle recenti finali play off contro Cassino. In relazione a tutto ciò, la gradinata tifo intende dissociarsi fermamente e totalmente da qualunque progetto che non si ponga in continuità con il Basket Barcellona, che da oltre un decennio porta i colori giallorossi in giro per l’Italia, con fierezza e orgoglio. La nostra passione è giallorossa, i nostri beniamini vestono giallorosso, la nostra squadra si chiama Basket Barcellona e la sosterremo qualunque sia la categoria. Per quanto detto, se qualcuno crede di fare del tifo giallorosso merce di scambio in nome di un progetto ambizioso, si sbaglia di grosso. Vogliamo infine precisare che, qualora il Basket Barcellona dovesse malauguratamente scomparire dal panorama cestistico, saremmo ben lieti di appoggiare chi ne dovesse rappresentare la naturale prosecuzione, mantenendo naturalmente immutati denominazione e colori sociali. Non giocate con la nostra passione”.