Depurazione, stangata per la Sicilia

306

La Corte di Giustizia Ue ha imposto all’Italia una multa da 25 milioni di euro, più 30 milioni per ogni semestre di ritardo nella messa a norma di oltre 100 centri urbani o aree sprovvisti di reti fognarie o sistemi di trattamento delle acque reflue. Sono 74 gli agglomerati urbani interessati, con la Sicilia che rischia di pagare il conto più salato, considerando che oltre la metà dei Comuni inadempienti sono nell’Isola.
“Incontrerò il Commissario per le Opere sulla Depurazione  Rolle per capire che cosa proporre in Parlamento per sbloccare definitivamente gli interventi ed evitare altri anni con mari inquinati e multe dell’Unione Europea da pagare.”  Ha dichiarato il parlamentare del Movimento 5 Stelle Alessio Villarosa.

“Dopo mia espressa richiesta ho ricevuto la disponibilità da parte del Commissario per un incontro che possa risolvere a livello legislativo le problematiche che sta riscontrando nella sua attività. Problematiche che il vecchio Governo Renzi non aveva né previsto, quando decise di accentrare tutti gli interventi nominando un unico commissario a livello nazionale, né risolto definitivamente nonostante conoscesse il problema” spiega Villarosa.

“Ho deciso di continuare la mia attività sugli impianti di depurazione e in particolare sul miliardo di euro previsto con la CIPE 60/2012 che sarebbe dovuto servire per superare la procedura d’infrazione a livello europeo chiedendo direttamente al commissario quali siano le criticità riscontrate nell’ultimo anno di attività” continua il parlamentare pentastellato.

“Ho ottenuto una positiva apertura da parte sua che porterà, già dalle prossime settimane, a un incontro proprio sul tema per sviluppare una norma che dia maggiore efficienza all’attività del Commissario e che finalmente permetta di completare le opere. La nostra priorità è quella di avere un mare pulito ed evitare altre procedure d’infrazione da parte dell’Unione Europea e questo potrà avvenire solo quando avremo impianti efficienti e a norma che non scaricheranno più i reflui non depurati nei nostri mari.” Conclude Villarosa.