Dall’1 al 3 giugno via a “La transumanza da Gioiosa Marea a Longi”

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Un percorso lungo le vie dei pastori siciliani, alla scoperta del territorio e di antiche usanze ormai quasi scomparse. È “La transumanza da Gioiosa Marea a Longi”, la migrazione stagionale delle greggi e dei pastori che si spostano periodicamente tra le pianure e i pascoli collinari attraverso i comuni di Gioiosa Marea, Montagnareale, Librizzi, San Piero Patti, Raccuja, Floresta, Ucria, Tortorici e Longi in provincia di Messina. Un ciclo che si ripete da millenni, e che nell’era degli allevamenti intensivi sopravvive in piccole oasi di natura e genuinità, dove si coniuga con nuovi modelli di turismo sostenibile. In questi territori, che abbracciano le dorsali di collegamento tra le località marittime e le aree più interne del Parco dei Nebrodi, nasce il progetto “Mare-Monti: per la riscoperta delle antiche tradizioni” che ha preso il via nel 2016. Dopo il successo dell’evento sperimentale che due anni fa ha portato alla creazione del video “La Transumanza da Gioiosa Marea a Longi” che documenta il viaggio del pastore nella migrazione dai pascoli della marina alla montagna, quest’anno il progetto si fa più ambizioso con la realizzazione di un trekking a piedi e a cavallo attraverso 11 comuni. L’evento naturalistico si svolgerà dall’1 al 3 giugno attraverso i “tratturi” dei Nebrodi e fruibile grazie ai pacchetti turistici di trekking e ippotrekking offerti dalle associazioni partner. Un progetto volto all’ampliamento dell’offerta turistica del territorio messinese coniugando mare e collina, promosso dall’associazione “San Giorgio I Cavalieri” di Gioiosa Marea, e “I Gattopardi di Sicilia”. Il progetto è stato presentato lo scorso febbraio al cineteatro comunale “F. Borà” di Gioiosa Marea, alla presenza delle scuole del territorio che sono state coinvolte affinché possano scoprire e tramandare un’attività che sarà presto dichiarata Patrimonio dell’Umanità. Il viceministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Andrea Olivero, nelle scorse settimane ha, infatti, presentato, a Parigi, la candidatura transnazionale della “Transumanza” come Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco. L’Italia è capofila del progetto, di cui fanno parte anche Grecia e Austria.