Martedi 29 si decidera’ un pezzo del futuro prossimo dell’Orlandina basket, a 20 giorni dalla bruciante retrocessione in A2 che, comunque vada, la societa’ paladina disputera’ da protagonista. Ma la dirigenza biancoazzurra, che in silenzio, stava peraltro compiendo tutti i passi necessari per attrezzarsi in vista della nuova avventura nella seconda serie italiana, sta accelerando le mosse per rendersi disponibile all’eventuale ripescaggio in serie A visto che in casa Pesaro gli scricchiolii di meta’ stagione, dimenticati per la sesta volata salvezza vinta di fila, sono diventati rumori assordanti e sembra proprio che il Consorzio di sponsor che ha permesso di coprire le spese della massima serie non sia più disposto a confermare l’impegno anche per il prossimo campionato. La conferma anche nel post riunione tenuta dal club marchigiano. “A conclusione del Cda – si legge nel comunicato diramato dalla Vl-, convocato per analizzare lo stato delle cose in vista della prossima stagione sportiva, dopo un confronto franco e costruttivo, sono ulteriormente emerse le difficoltà del momento. La posizione del presidente Ario Costa, fulcro della discussione, resta sospesa, in attesa di un eventuale sostituto, o, in alternativa, di una convincente soluzione tesa a garantire una continuità quantomeno dignitosa della società. Proseguiranno fino al giorno limite indicato per l’iscrizione (29 maggio) tutte le iniziative necessarie tese a garantire un futuro alla società ed evitare la mancata ammissione alla massima serie”. L’accenno all’ex pivot della nazionale e dello scudetto di cui a Pesaro hanno appena festeggiato il trentennale, è comunque determinante anche se pare che qualche grosso club non gradisca la sua nomina a nuovo direttore generale della Legabasket che sembrava scontata fino a ieri. Proprio Ario Costa era una sorta di garante per tenere insieme il Consorzio anche se non è detto che lo stesso resti in piedi. Ancora pochi giorni ed i nodi saranno sciolti con la concreta possibilita’ che Pesaro, sulla scorta di quanto accaduto nel recente passato con Roma, si autoretroceda in A2 dove il budget sarebbe più che dimezzato, liberando il posto che spetterebbe di diritto all’Orlandina come societa’ retrocessa nonostante club come Treviso e Udine, oltre alle deluse di semifinale e finale play-off ancora in corso, ambiscano all’eventuale sostituzione dei biancorossi. Ma l’Orlandina c’è e si sta attivando per presentare domanda di ripescaggio coperta dalla fidejussione da 250000 euro necessaria oltre a predisporre la documentazione richiesta dalla Com.Tec. Pare scontata anche la conferma di Andrea Mazzon sulla panchina, con il coach veneziano impegnato in questi giorni a visionare giovani al PalaSikeliArchivi. Nell’attesa i tifosi gia’ fremono e sui social sognano di nuovo l’olimpo.