La Betaland espugna finalmente il suo parquet battendo nettamente l’ex bestia nera Pesaro, scesa a Capo d’Orlando ancora senza un sostituto dell’infortunato Little, suo miglior giocatore. I marchigiani hanno provato a resistere ma dopo aver giocato ad armi pari nel primo quarto, grazie anche alla prevalenza a rimbalzo, si sono consegnati ai paladini che, trascinati da Edwards e Wojciekowski con Alibegovic a ruota, sono riusciti a prendere il largo dominando fino alla sirena conclusiva con un margine anche ampio che potrebbe servire a fine stagione pur se, soprattutto dopo l’ingaggio di Hogue, gli obiettivi biancoazzurri non sono certo quelli di una salvezza in volata. Con la seconda vittoria in sei giornate l’Orlandina sale a quota 4 in un’affollata decima posizione a più 4 dall’unica retrocessione clamorosamente occupata da Reggio Emilia ed a 2 sole lunghezze dai play-off, insomma in linea con i programmi pur se ora a cavallo della pausa per le nazionali, ci sono due trasferte dure a Sassari e sul campo dell’imbattuta capolista Brescia.
BETALAND CAPO D’ORLANDO 73 PESARO 56
BETALAND: Atsur 3, Edwards 13, Kulboka 7, Ikovlev 10, Wojciechowski 12, Delas 9, Ihring 3, Alibegovic 12, Strautins 4, Laganà ne, Donda ne, Galipò ne. Coach Di Carlo.
PESARO: Mika 12, Ceron 10, Moore 7, Serpilli 3, Omogbo 7, Monaldi 3, Ancellotti 5, Bertone 9, Solazzi ne, Bocconcelli ne. Coach Spiro Leka.
ARBITRI: Filippini di San Lazzaro di Savena (BO), Bettini di Bologna e Bongiorni di Pisa.
PARZIALI: 15-18, 36-29 (21-11), 52-38 (16-9), 73-56 (21-18).