Autrici in esilio, convegno all’università

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SPADAFORA «Oggi si vola alto». Con queste parole ha esordito la professoressa di Storia moderna Michela D’Angelo che, al Convegno internazionale “Scrivere il/in confino – Scritture femminili del Novecento Europeo”, ha ricoperto il ruolo di presidente del secondo dei tre panel tematici, quello sulle “autrici sulle sponde del mare nostrum”. Nella maestosa sala dell’Accademia Peloritana dei Pericolanti dell’Università degli Studi di Messina, per tutto il giorno, si è indagato, scandagliato, messo a confronto il contributo sommerso e sostanziale alla comprensione dello sfaccettato tema dell’esilio da parte delle maggiori autrici del secolo scorso, grazie a dodici accademici provenienti da diversi atenei d’Europa. Questi i loro nomi: Massimo De Giusti, Anna Federici, Marzia D’Amico, Caterina Manco, Stefano Luconi, Arturo Larcati, Ester Saletta, Francesca Bravi, Monica Biasiolo, insieme alle messinesi Paola Ricci Sindoni, Giovanna Costanzo e Daniela Bombara, la quale si è detta «fiera di aver partecipato ad un’iniziativa così particolare, intelligente, utile per la ricerca, e soprattutto ben riuscita».
Ideato e coordinato da Rosanna Gangemi, promosso dai Club Soroptimist Spadafora “Gallo-Niceto” e Messina, affiancati, in qualità di partner, dalla Consulta comunale delle organizzazioni sociali, il convegno ha attirato un pubblico composto da numerosi specialisti e studiosi, ma anche da semplici appassionati di tutte le età.
L’armonioso e variegato corpo a corpo con le vertigini identitarie di donne, di artiste, di attraversatrici di mondi, ma pure di un continente intero, l’Europa, alle prese con i suoi passaggi storici cruciali, ha portato al commento e allo scambio su scritti e vitae di Anna Foa, Irmgard Keun, Natalia Ginzburg, Rose Ausländer, Edith Bruck, Ágota Kristof, Irène Némirovsky, Amelia Rosselli, Marina Cvetaeva, Jasmina Tešanović, Herta Müller, Hilde Spiel, Else Lasker-Schüler e Maria Messina.
Veronica D’Amico