Restano “prigionieri” in Padania oltre duemila docenti siciliani destinatari di assegnazioni provvisorie ne Nord Italia con la “Buona scuola”. In virtù dell’accordo siglato ieri a Roma, per l’anno scolastico 2017/2018 resteranno bloccati da Firenze in su.
Non ci sarà, infatti, la possibilità, come avvenne l’anno scorso, di derogare al vincolo triennale di permanenza nella prima sede di assunzione che permise a quasi cinquemila insegnanti di sostegno e duemila docenti di posto comune (pure senza titolo di abilitazione al sostegno) di ottenere una cattedra vicino casa.
L’accordo sottoscritto a Roma riserva i posti in deroga di sostegno (dovrebbero essere ancora quasi cinquemila) ai soli docenti provvisti di titolo. Per loro, sono aperte le porte al trasferimento in Sicilia. Gli altri duemila, senza specializzazione, dovranno tornare al Nord, nelle sedi in cui sono stati spediti due anni fa. Rimangono circa 2500 posti in deroga su sostegno ancora vacanti, ma che saranno assegnati ad altrettanti precari che l’anno scorso sono stati tagliati fuori dal giro delle supplenze.