Mistretta al voto o no? Intanto il Consiglio dichiara guerra all’Anci

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Ma a Mistretta il Sindaco decade oppure no? La nuova norma regionale che prevede la decadenza di un sindaco, oltre che del Consiglio, in caso di mancata approvazione dei bilanci di previsione, ha scatenato la polemica. Mistretta non è stata inserita nell’elenco dei Comuni che andranno al voto l’11 giugno (come Valdina, Monforte San Giorgio e San Piero Patti). Il Sindaco Porracciolo ha partecipato ieri alla conferenza dell’Anci Regionale che si schiera contro la nuova legge, mentre il presidente del consiglio comunale, Felice Testagrossa, ha convocato il Consiglio Comunale per domani in seduta straordinaria ed urgente per discutere del “recesso dall’Associazione Anci Sicilia”. Il gruppo Sosteniamo Mistretta, che è maggioranza in Consiglio, contesta l’azione dell’AnciSicilia “volta a tutelare e contrastare la cessazione anticipata della carica dei sindaci e delle giunte, ponendo a fondamento dell’azione la sola tutela dei sindaci, dimenticando – scrivono i consiglieri di maggioranza- l’esistenza del Consiglio Comunale parimenti rappresentativo della volontà popolare e parimenti eletto democraticamente al pari del sindaco”. “L’Anci – scrivono i consiglieri nella richiesta di autoconvocazione del Consiglio Comunale – quale libera associazione formata da comuni o unioni di comuni, destinataria di fondi pubblici, trasferiti dai bilanci comunali quali contributi associativi, contravviene palesemente nella tutela degli interessi complessivi dell’intero Ente dinanzi agli organi della Regione Siciliana, dello Stato, dell’Unione Europea. “L’azione promossa da AnciSicilia – lamentano e sottoscrivono i consiglieri del gruppo Sosteniamo Mistretta- contravvengono palesemente a quanto disposto nel proprio statuto ed in particolare a quanto previsto all’articolo 1 dello stesso, e più precisamente alla pari dignità costituzionale fra tutti i livelli di governo della Repubblica e dell’Unione Europea, attraverso la tutela, la rappresentanza e l’ordinamento delle autonomie locali e dei diritti dei loro aderenti”.