Potrebbe essere una corsa a quattro quella per la poltrona di primo cittadino alle prossime elezioni amministrative di Gioiosa Marea. A cinque mesi dal voto per il rinnovo dell’amministrazione e del consiglio comunali, dopo gli annunci dei mesi scorsi che sembravano aver avviato in maniera netta e definita la campagna elettorale, nuovi protagonisti potrebbero scendere in campo e scombinare i piani degli schieramenti che, lungi dall’ufficializzare nomi e programmi, stanno cercando di stringere il cerchio e monitorando le mosse degli avversari. Niente di ufficiale e massimo riserbo sui protagonisti, ma secondo i bene informati, sull’onda dell’insoddisfazione popolare che richiede cambiamento, competenze e ricambio generazionale, potrebbe presto farsi strada una quarta lista a portare a Gioiosa una ventata di novità, e rianimare lo stagnante dibattito politico locale. La nuova forza politica emergente sarebbe formata da piccoli imprenditori, professionisti e liberi cittadini, lontani dai salotti storici della politica gioiosana. Una indiscrezione che, se confermata, potrebbe aggiungere un po’ di pepe in una zuppa pre-elettorale percepita, da più parti, come un tantino “riscaldata”, nonostante sia già partita la caccia ai “giovani promettenti”. Una missione difficile, visto che la maggior parte è emigrata al Nord o all’estero, mentre quelli rimasti sembrano non mostrare alcun interesse per la politica locale. Giochi aperti anche sul fronte delle alleanze: il sindaco uscente Eduardo Spinella pare stia lavorando a consolidare la propria coalizione di governo, mentre l’ex vicesindaco Teodoro Lamonica procede con convinzione nel suo intento di costruire una squadra intorno alla sua candidatura a sindaco. Per quanto riguarda, invece, il progetto politico del gruppo “Gioiosa in movimento”, pare si sia, finalmente, trovata un’intesa sul nome del candidato a sindaco, che non è ancora stato ufficializzato ma che ricadrebbe su un “big” del panorama politico gioiosano. Da indiscrezioni, però, pare che la formazione non si presenterà del tutto compatta all’appuntamento con le urne: si è, infatti, spezzato, per l’ennesima volta, l’idillio tra Ignazio Spanò e Giovanni Princiotta. Un ritorno di fiamma che, a quanto pare, non ha funzionato.