Stato di calamità in Sicilia, la Regione stanzia 40milioni

213

40 milioni di euro stanziati per fronteggiare i primi danni causati dalle alluvioni abbattutesi sulla Sicilia il 19, 24 e 25 novembre 2016. La giunta regionale, su proposta della Protezione civile, ha deliberato la dichiarazione di stato calamità per i comuni colpiti dai nubifragi che hanno coinvolto i territori di Messina, Palermo, Agrigento, Catania e Caltanissetta.
I primi 40 milioni di euro saranno stanziati per fronteggiare i primi danni strutturali a valere sul Poc mentre collateralmente è stato approvato un emendamento di 4 milioni e 100 mila euro da inserire nella manovra finanziaria, che coprirà le spese più immediate.
Con un’ulteriore deliberazione, dopo il censimento in corso da parte della protezione civile, verranno quantizzati i danni alle attività produttive, ai privati, alle produzioni agricole e alle strutture pubbliche, che in atto sembrano ingenti. “Con questo intervento – dice il presidente della Regione Rosario Crocetta – la giunta affronta con atti concreti l’emergenza”. I Comuni per i quali verrà definito lo stato di calamità sono Bivona, Burgio, Caltabellotta, Calamonaci, Cianciana, Realmonte, Ribera, Sambuca di Sicilia, Santo Stefano di Quisquina, Sciacca nell’Agrigentino. Calatabiano in provincia di Catania. Campofelice di Roccella, Campofelice di Fitalia, Castronovo di Sicilia, Mezzojuso, Montemaggiore Belsito, Lercara Friddi nel Palermitano.
In provincia di Messina, oltre al capoluogo, sono Antillo, Barcellona Pozzo di Gotto, Casalvecchio Siculo, Castelmola, Forza d’Agrò, Francavilla di Sicilia, Furci Siculo, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Letojanni, Monforte San Giorgio, Mojo Alcantara, Motta Camastra, Nizza di Sicilia, Pace del Mela, Pagliara, Rometta, Savoca, Sant’Alessio Siculo, San Filippo del Mela, Santa Lucia del Mela, Santa Teresa Riva, Saponara, Taormina, Villafranca Sicula.