Assistenza sanitaria nelle scuole, previsti 22 tagli in Provincia

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Il 28 novembre riprende il servizio di assistenza igienico sanitaria nelle scuole di competenza della Città Metropolitana di Messina, ma per la Fp Cgil sono intollerabili i tagli al personale. Oggi, presso i locali della cooperativa Orsa Maggiore (aggiudicataria di tutti e due i lotti del servizio), si è svolto l’incontro  con i sindacati per discutere del passaggio dei lavoratori. “Una operazione complicata -dichiarano Clara Crocè Segretaria Generale della FPCGIL  Elena De  Pasquale  e Gianluca Gangemi responsabili del settore – considerato che la Città Metropolitana con la pubblicazione dei bando di gara  dalla durata di giorni 20)  a importanti tagli e specificatamente: Lotto A (zone da Messina fino a Francavilla Sicilia)  gli esuberi sono complessivamente tre unità di personale. Il presidente della cooperativa Orsa Maggiore  ha condizionato l’assorbimento di tutte le unità   ad una riduzione del contratto di lavoro da 30  a 25 ore  settimanali. Per il  lotto B che ricomprende le zone di Milazzo – Barcellona – Caronia  i tagli sono più importanti e rischiano di mettere in ginocchio l’intero comparto – dichiarano Crocè, De Pasquale e Gangemi- nello specifico Zona di Milazzo sono 8 le  unità in esubero – Zona Barcellona P.G. 3  unità – Mentre Zona Caronia  da una prima disamina sono evidenti i tagli che non possono essere realmente specificati perché ancora la cooperativa uscente non ha trasmesso gli elenchi ai sindacati. La cooperativa Orsa Maggiore per le zone di Milazzo e Barcellona ha proposto al fine di mantenere la forza lavoro ha proposto un contratto a 3 ore giornaliere. In sostanza i tagli nel settore assommano a 22 unità. Una situazione intollerabile per la FPCGIL che ha richiesto un incontro urgente al Sindaco Metropolitano  Renato Accorinti, visto che “ancora non risultano predisposti gli atti per la successiva gara”. “Vogliamo conoscere le somme stanziate e comprendere se l’otto di gennaio il servizio riprenderà e con quante unità di personale .Per molti operatori che si devono spostare da un comune all’altro con un contratto di lavoro a 3 ore giornaliere non si recuperano neanche le spese”.