Mistretta, i pazienti donano 12 televisori HD all’Ics Maugeri

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Il vicesindaco di Mistretta Vincenzo Oieni ha partecipato alla consegna dei 12 televisori LED HD per i pazienti dell’unità di neuroriabilitazione intensiva / Centro SLA dell’ICS Maugeri. E’ stata anche l’occasione per constatare, ancora una volta, l’ottimo funzionamento di una struttura sanitaria d’avanguardia. Sono stati gli stessi pazienti a fare la donazione con la partecipazione dei familiari, promuovendo una raccolta fondi nelle diverse zone della Sicilia in cui risiedono, sentendosi parte di una grande famiglia. “Sono emozionato ed ho ancora addosso una forte carica emotiva. Da cittadino e da amministratore sono orgoglioso di avere nei nostri Nebrodi una struttura dìeccellenza come l’Istituto Tecnico Scientifico Maugeri – afferma Oieni – istituzione leader nella riabilitazione in ogni genere di patologia come ad esempio la SLA, con lunghe liste di attesa e pazienti che vengono anche da fuori Sicilia. Nel 2004 questo grande gruppo della sanità privata italiana sbarcò in Sicilia e due anni dopo all’interno del Presidio Ospedaliero “SS. Salvatore”, iniziò ad essere operatila la “Unità Operativa di Neuroriabilitazione Intensiva”. Vincenzo Oieni commenta la donazione fatta da pazienti e famiglie. “Ringrazio a nome mio e dell’amministrazione comunale  – continua Oieni – il dottore Volanti neurologo e responsabile del centro,  il dott. Domenico De Cicco, direttore dei Presidi ICS Maugeri in Sicilia, il direttore sanitario del polo ospedaliero Mario Portera e tutti gli operatori che quotidianamente con professionalità ed amore lavorano per aiutare pazienti ed utenti ad affrontare il cammino della malattia. La struttura ha in questo momento 22 posti attivi, a breve se ne aggiungeranno 18, per arrivare a quei famosi 40 che porterebbero la nostra amastratina ad essere ancora più centrale nel panorama sanitario regionale”. La Fondazione Mageri ha 3 poli in Sicilia, Sciacca, Ribera ( che fa parte del presidio di Sciacca) e Mistretta. “La comunità che rappresento, da sempre ha dimostrato accoglienza e disponibilità e continuerà a farlo. I familiari dei pazienti – conclude Oieni – si sentano davvero in una seconda casa nella struttura e nel nostro centro”.