“Nessun problema legato al consumo di carne in quanto i rigorosi protocolli di vigilanza sanitaria ne garantiscono la tracciabilità e la sicurezza”. Lo afferma Nello Marzullo, sindaco di Floresta e dirigente veterinario in servizio presso l’ASP di Messina, intervenendo sui casi di carbonchio ematico rilevati su alcune carcasse di bovini nel territorio di Bronte e dopo l’ordinanza emanata dal Sindaco di Randazzo che dispone il divieto di macellazione. “Il contagio all’uomo – precisa Marzullo – avviene solo nel caso di contatto diretto con carcasse di animali morti, ovvero con la raccolta di funghi e verdure a distanza di almeno 15 metri da animali morti per tale malattia”. “Le categorie di persone più esposte sono gli addetti al settore, come gli allevatori ed il personale medico veterinario. Non sussistono invece problemi per il consumo di carne in quanto i rigorosi protocolli di vigilanza sanitaria ne garantiscono la tracciabilità e la sicurezza. Analoga considerazione può essere fatta anche per i derivati del latte per i quali il rischio di contagio è pressoché inesistente poiché gli animali infetti non producono latte e i controlli del sistema di filiera ne assicurano la salubrità”. Non bisogna ingenerare paura e ingiustificate preoccupazioni – prosegue il sindaco di Floresta – i prodotti alimentari destinati al consumo umano sono realizzati con materie prime rigorosamente certificate e di provenienza comunitaria che garantiscono salubrità e genuinità”. “A Floresta, poi, il problema non sussiste – precisa Marzullo – in quanto l’ultimo caso di carbonchio ematico risale a circa un decennio or sono. A determinare il successo degli eventi di “Ottobrando” che, in corrispondenza della terza domenica ha fatto registrare l’attesa e consueta marea di persone, ha concorso proprio la qualità e la sicurezza degli apprezzati prodotti tipici del territorio”.