Allarme carbonchio per le mandrie dei Nebrodi e dell’Etna

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Scatta l’allarme contagio da carbonchio ematico per gli allevamenti dei Nebrodi e dell’Etna. Gli esami effettuati su tre bovini sui 16 morti, il Servizio veterinario dell’Asl, ha accertato che il decesso è stato dovuto al carbonchio ematico, una patologia causata dal batterio “Bacillus anthracis”, un germe produttore di spore che possono sopravvivere a lungo nell’ambiente. La malattia colpisce soprattutto gli animali erbivori. Il Servizio Veterinario del Distretto di Bronte, tende a smorzare l’allarme: i casi negli animali, infatti, sarebbero già isolati e sono stati già vaccinati quasi 8000 capi di bestiame. Il sindaco di Bronte, Graziano Calanna, ha convocato una conferenza di servizio invitando i colleghi di Maletto, Maniace e Randazzo, Cesarò, San Teodoro e Santa Domenica Vittoria.  “Vogliamo affrontare il problema ed evitare che diventi emergenza – ha affermato il sindaco Calanna – l’obiettivo è anche fornire ai cittadini la giusta informazione affinché, evitando inutili allarmismi, si blocchi il proliferare del batterio e si eviti ogni possibile contagio con l’uomo”. Secondo gli esperti, infatti, anche se molto difficile, il contagio con l’uomo può avvenire nella forma cutanea solo se si tocca un animale morto di carbonchio o si ha contatto con le spore del batterio che possono trovarsi nelle strette vicinanze.