Precari, la vertenza è sempre viva e ci sono i presupposti per l’assunzione

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Se dallo studio dell’IFEL, presso il Ministero dell’Economia sulla consistenza delle dotazioni organiche e sul personale al 31 dicembre 2015, emerge che la Regione Sicilia presenta la più bassa percentuale di copertura delle dotazioni organiche delle amministrazioni comunali rispetto al resto delle regioni italiane, le speranze di assunzione per i precari sono concrete. Secondo questo studio sono 17.000 unità le disponibilità di posti con rapporto fulltime. Poi ci sono le dichiarazioni rese dall’assessore al Bilancio, Alessandro Baccei, che sostiene come la storicizzazione della spesa non è più un problema azzardando anche l’ipotesi di essere nelle condizioni di integrare i 200 milioni necessari oggi a regime con altre somme quantificabili in altri 40 milioni; da ciò la necessita che la politica si riappropri degli spazi ceduti ai tecnici. Queste le notizie apprese sul sito di Mgl, che ha ribato l’importanza di consolidare la spesa, le posizioni giuridiche ed economiche del personale contrattualizzato a tempo determinato, non considerando queste nuove assunzioni ai fini delle procedure di stabilizzazione per la specifica natura dei rapporti di lavoro in essere. Per Mgl l’ipotesi Resais non può essere l’unica soluzione possibile alla problematica precariato, tanto meno può esserla così come oggi prospettata; deportare forzatamente in un contenitore 15000 lavoratori dipendenti a cui domani le pubbliche amministrazioni possono – non esiste oggi un obbligo di legge – attingere e prendere in prestito del personale che risulta poco appetibile per le limitazioni a cui questo è assoggettato è impensabile. Per il sindacato è strategico che la categoria cominci a prendere coscienza del problema, pronta a farsi valere in tutte le sedi istituzionali. perchè il problema, visti i “numeri”, è essenzialmente politico.