L’anno orribile della raccolta delle olive

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NASO – “Un’annata così brutta non me la ricordo”, è il laconico commento di Rosario Rubino, proprietario di un frantoio di contrada Ficheruzza di Naso. “Ci sono state altre annate negative, certo, ne ricordo una nel 1960 e un’altra nel 1965, ma così no. La produzione di olive è quasi inesistente. I cicli produttivi sono ad alternanza, un anno di carico e un anno di scarico. L’anno scorso c’è stata molta produzione e gli alberi sono andati oltre la propria potenzialità, quindi per natura stessa l’albero cerca di compensare.” “L’alternanza è una cosa naturale, ma la produzione di quest’anno, anche per gli eventi atmosferici sfavorevoli, è totalmente negativa”. “Professionalmente bisognerebbe aprire il frantoio in modo da accontentare anche quei pochi clienti che hanno una produzione bassissima – continua Rosario Rubino – e lo farò nei prossimi giorni, anche se l’apertura a queste condizioni è antieconomica, perché non si riuscirà mai a recuperare nemmeno il 5% delle spese di funzionamento, che sono piuttosto elevate (luce, pulizia, sistemazione), ma lo faremo per rispetto dei nostri clienti.”