Aggressione a Gazzi, 4 ordinanze di custodia cautelare – i dettagli

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MESSINA – I militari del R.O.S. di Messina hanno notificato oggi, presso le case circondariali di Palermo e Caltanissetta, un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Marco Chiofalo, nato a Barcellona P.G. l’8 gennaio 1993; Carmelo Maio, nato a Barcellona P.G. il 9 settembre 1992; Mario Pantè, nato a Vittoria il16 dicembre 1970; Sebastiano Torre, nato a Barcellona P.G. il 3 marzo 1977, ritenuti responsabili, a vario titolo, di lesioni personali e resistenza a pubblico ufficiale, aggravati dal metodo mafioso.
Il provvedimento, emesso dal GIP del Tribunale di Messina su richiesta dei Sostituti Procuratori della D.D.A. Vito Di Giorgio e Angelo Cavallo, ricostruisce le responsabilità degli arrestati nell’aggressione avvenuta il 26 maggio 2016 nel carcere di Messina “Gazzi” ai danni di Angelo Lorisco che, insieme al collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano, a Stefano Rottino e Tindaro Marino, era stato arrestato il giorno precedente in esecuzione di una misura cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Messina.
Il giorno dopo il suo ingresso nel carcere di Gazzi, Angelo Lorisco fu vittima di una violenta aggressione ad opera di un gruppo di quattro detenuti, tutti indiziati di appartenere al clan barcellonese.
Dopo aver ricostruito la dinamica dei fatti, si è accertato, che intorno alle 14.00, al rientro dal passeggio, i detenuti del primo piano si erano insolitamente posizionati ognuno davanti alla propria cella, come in attesa di un evento che sarebbe accaduto a breve. Pochi istanti dopo, Chiofalo, Maio, Pantè e Torre, dopo aver vanificato l’intervento dell’agente di polizia penitenziaria addetto al piano – che ha riportato a sua volta lesioni – avrebbero letteralmente trascinato Lorisco fuori dalla cella, picchiandolo brutalmente.
Alla luce dei fatti, la spedizione punitiva era stata pianificata per colpire un soggetto colpevole, agli occhi degli esecutori, di essere legato al collaboratore di giustizia Carmelo Bisognano, che con le proprie dichiarazioni, ha dato avvio al processo di disarticolazione dell’associazione mafiosa barcellonese.