La mini-manovra passa all’Ars: spese di pulizia, luce e gas a carico dei deputati

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Via libera definitivo dall’Assemblea Regionale Siciliana alla mini manovra finanziaria. Bocciato l’articolo che obbligava l’Ars a pagare le utenze di luce e gas e le spese di pulizia dei gruppi parlamentari che rimangono, quindi, a carico dei gruppi. Fra gli articoli approvati, quello che sblocca i finanziamenti per i Comuni delle isole minori. Passa anche la norma più attesa: quella sul Cerisdi. I i 28 dipendenti rimasti senza lavoro dopo la crisi del centro potranno essere riassorbiti da altre società, probabilmente Sas. Intanto, continuano le polemiche sulla norma dei bilanci dei Comuni. La minaccia di far decadere i sindaci se il bilancio non viene approvato in tempi rapidi fa andare sulle barricate l’Anci. L’associazione dei Comuni ha deciso di presentare un ricorso al Tar contro la norma — inserita nella riforma elettorale — che cambia le regole sui documenti contabili: finora infatti, in caso di mancata approvazione, decadeva solo il Consiglio comunale, mentre adesso andrebbero a casa anche sindaco e assessori. Per il presidente e il segretario generale dell’Anci, Leoluca Orlando e Mario Emanuele Alvano, «è necessario contrastare un’impostazione che rischia di mettere sotto scacco circa 250 amministratori dell’Isola, ovvero tutti quelli che non hanno approvato il bilancio di previsione 2016».